AgenPress. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Prato a tutela dell’imprenditoria onesta della Provincia, diretta al contrasto delle fenomenologie illecite storicamente radicate nel distretto industriale pratese.
La necessità di salvaguardare il consumatore finale dall’acquisto di merce contraffatta nella convinzione che i prodotti siano sicuri e certificati e nel contempo l’esigenza del Corpo di tutelare il tessuto produttivo italiano, particolarmente colpito dai fenomeni illeciti che ledono la proprietà intellettuale, ha indotto il Comando Regionale Toscana ad avviare delle attività di analisi ed elaborazione di percorsi ispettivi dedicati finalizzati a disarticolare le cosiddette “filiere del falso”.
In tale contesto, sulla base delle direttive operative del Comando Provinciale di Prato, il Gruppo di Prato ha effettuato numerosi servizi di osservazione e pedinamento, incrocio e sviluppo di elementi informativi acquisiti nell’ambito del controllo economico del territorio, oltre ad un’approfondita consultazione delle banche dati, individuando nella zona industriale pratese un’azienda dedita alla commercializzazione di prodotti che non rispettavano le indicazioni di legge a tutela della salute sottoponendo a sequestro oltre 1.000.000 di prodotti pericolosi.
All’esito delle predette attività a carico dell’impresa controllata sono stati avviati i necessari approfondimenti per l’avvio dei procedimenti sanzionatori connessi alle violazioni riscontrate sui prodotti sottoposti a sequestro che, se immessi in commercio, avrebbero permesso un illecito guadagno stimabile in oltre 520.000 euro.
Complessivamente, nel solo mese di febbraio, sono quindi circa 2,4 milioni gli accessori di abbigliamento e prodotti non a norma sequestrati, per un valore totale stimato in circa 850.000 euro.