AgenPress. Federico Zampaglione è stato ospite di Rai Radio2 nel corso del programma Radio2 Social Club, condotto da Luca Barbarossa e Andrea Perroni, in diretta dal lunedì al venerdì dalle 10.35 alle 12.00.
Zampaglione ha parlato di Franco Califano : “C’era una grande amicizia tra di noi. E’ una persona che mi è rimasta dentro. Appariva come un guascone, ma era molto sensibile. Se dovessi mettere il volto di un artista italiano sotto la parola poeta metterei la faccia di Franco.
Tornò a Sanremo con il pezzo ‘Non escludo il ritorno’. Avevo scritto questa canzone a cui però mancavano alcuni punti. E alcuni lui li voleva cambiare. La canzone iniziava con una frase che era ‘scusa se ti chiamo a quest’ora’. Lui disse subito che doveva cambiare l’inizio, perché non poteva chiamare per scusarsi. Il ritornello era molto romantico, doveva trovare un modo per sdrammatizzare. Gli dissi che mancava la chiusura e lui aggiunse ‘non esclude il ritorno’. Una frase che poi si è fatto mettere sulla lapide. E dopo in qualche modo quel disco è ritornato, aveva ragione.
La prima volta che l’ho incontrato e siamo usciti lui mi fece salire in auto e partì. Ad un certo punto mentre camminavamo il sole iniziò ad andare giù. Si fermò con la macchina dicendomi che aveva da fare. Io rimasi in auto e vidi lui che stava lì fermo davanti al sole.
A un certo punto mi avvicinai e mi accorsi che lui piangeva. Mi colpì questa cosa, gli chiesi se andava tutto bene, domandai perché stesse piangendo. E mi rispose: ‘io piango sempre quanno er sole more.
Califano quando era vivo per certi aspetti è stato sottovalutato, il suo personaggio era talmente esplosivo che in qualche modo aveva fatto andare in secondo piano la musica e i testi che scriveva. Però nel tempo le persone si stanno andando a risentire la sua musica, stanno scoprendo il livello di poesia che lui raggiungeva’”.