Federcarrozzieri: ecco la guida per sfatare le 10 fake news piĆ¹ comuni sui veicoli elettrici

Dopo incidente di Mestre crescono notizie false su pericolositĆ  delle auto elettriche. Dalle batterie ai costi di ricarica, ecco tutti i miti da sfatare

AgenPress. Il tema delle auto elettriche tiene sempre piĆ¹ banco in Italia e in Europa, e ha aperto un dibattito politico ed economico che genera un flusso di informazioni enorme su web e social network, dove spesso perĆ² vengono veicolate fake news, bufale e notizie approssimative in grado di modificare le scelte e i comportamenti degli automobilisti.

Lo afferma Federcarrozzieri, lā€™associazione delle autocarrozzerie italiane, che segnala come il fenomeno sia in aumento negli ultimi giorni, dopo il grave incidente di Mestre dove un bus elettrico ha preso fuoco dopo essere precipitato da un cavalcavia.
Proprio per sfatare le troppe fake news che circolano in Italia in merito alle auto elettriche e aiutare i cittadini a compiere scelte consapevoli, Federcarrozzieri ha realizzato una guida pratica che smentisce i principali 10 miti sbagliati relativi ai veicoli ad alimentazione elettrica.
1) Le auto elettriche prendono fuoco facilmente. Questa ĆØ la bufala piĆ¹ diffusa in questi giorni in rete, evidentemente legata alla tragedia di Mestre. I veicoli ad alimentazione elettrica presentano il medesimo rischio di incendio delle auto a motore termico, e la presenza di una batteria al litio non alimenta affatto la possibilitĆ  di fenomeni incendiari. Le auto elettriche in commercio, al pari degli altri veicoli, prima della messa in commercio devono superare dei controlli specifici, alcuni relativi anche ai requisiti antincendio. Le motorizzazioni piĆ¹ a rischio incendio, semmai, sono quelle ibride, perchĆ© presentano molti piĆ¹ elementi meccanici ed elettronici. CiĆ² che cambia sono i tempi tecnici necessari per spegnere le fiamme, che secondo alcuni studi sarebbero piĆ¹ lunghi in caso di batteria al litio a fuoco.
2) L’auto elettrica inquina come quelle termiche se non di piĆ¹. Eā€™ una delle fake news piĆ¹ ricorrenti: in veritĆ , come confermato anche dai dati diffusi di recente da Sima (SocietĆ  Italiana di medicina ambientale) le auto elettriche immatricolate oggi in Europa, nel loro intero ciclo di vita, emettono in media il 69% in meno di CO2 in atmosfera rispetto ad una vettura a gasolio, 75 grammi di CO2 equivalente per km nel suo intero ciclo di vita, contro i 250 g di CO2 di una vettura diesel. Senza contare che lā€™energia necessaria per ricaricarle proviene spesso da fonti rinnovabili (eolico, solare, ecc.).
3) I motori a benzina e diesel oramai non inquinano piĆ¹. Le auto a motore termico hanno senza dubbio fatto enormi passi in avanti sul fronte delle emissioni inquinanti, ma continuano purtroppo a rappresentare un enorme problema per la qualitĆ  dellā€™aria. Senza contare che lā€™efficienza di un motore elettrico si aggira tra lā€™80 e il 90%, quella di un veicolo a benzina si ferma al 30% e non supera il 40% per il diesel.
4) Le batterie delle auto elettriche non si possono smaltire. Eā€™ vero lā€™esatto contrario: possono essere recuperate, riciclate e riutilizzate ad esempio per creare unitĆ  di stoccaggio energetico per impianti fotovoltaici, prolungando cosƬ il loro ciclo di vita sotto altre forme.
5) Le auto elettriche vanno ricaricate di continuo perchƩ hanno bassa autonomia. Si tratta di una affermazione del tutto infondata: con una batteria da 50 kWh si possono percorrere in media tra i 250 e i 300 km, e numerose auto montano oggi batterie da 75/100 kWh che garantiscono autonomie elevate. Ricordiamo poi che, cosƬ come le auto a motore termico, il consumo dipende da numerosi fattori, come lo stile di guida del conducente, la tipologia di percorso, la velocitƠ, il peso del veicolo, ecc.
6) Ricaricare una auto elettrica ĆØ molto costoso. Falso: anche senza contare lā€™impennata dei listini dei carburanti registrata negli ultimi mesi, oggi tutte le societĆ  che gestiscono le colonnine di ricarica offrono pacchetti e abbonamenti per fidelizzare i clienti, offerte che consentono enormi risparmi sui costi per le ricariche. Va poi considerato che il costo del pieno ad una auto elettrica ĆØ pari a zero se si autoproduce in casa lā€™energia, ad esempio attraverso un impianto fotovoltaico.
7) In Italia non ci sono abbastanza colonnine per le ricariche. Il numero di colonnine va sempre rapportato al numero di auto elettriche in circolazione. Oggi in Italia si contano piĆ¹ di 45mila punti di ricarica pubblici o aperti al pubblico e 25mila colonnine in 16.557 location. Il numero di auto elettriche circolanti ĆØ oggi pari a 209mila vetture, una proporzione che smentisce del tutto la tesi secondo cui i punti di ricarica sarebbero nel nostro paese insufficienti.
8) La batteria delle auto elettriche non sono in garanzia e perdono velocemente efficienza. Niente di piĆ¹ falso: oggi la maggior parte delle batterie gode di una garanzia del costruttore di almeno 8 anni o 160.000 km, e del miglioramento dei componenti dei rivestimenti e delle prestazioni. Recenti studi hanno evidenziato che dopo i 160mila km percorsi, le batterie riescono a conservare un 70-80% delle carica massima iniziale. Motivo per cui il tasso di sostituzione delle batterie ĆØ molto basso e attorno allā€™1,5%, escludendo i richiami effettuati da alcuni costruttori.
9) Le auto elettriche non convengono perchĆ© costano molto di piĆ¹ rispetto a quelle a benzina e diesel. Nonostante i piĆ¹ elevati costi di listino, i prezzi delle auto elettriche stanno scendendo velocemente e presto si avvicineranno a quelli delle vetture tradizionali. Va considerato poi che, seppur in presenza di una maggiore spesa di acquisto, una automobile con motore elettrico consente risparmi su piĆ¹ voci, dal bollo alle assicurazioni fino ai parcheggi, passando per il pieno.
10) Le auto elettriche hanno costi di manutenzione piĆ¹ elevati. Anche in questo caso, ĆØ vero lā€™esatto opposto. Una vettura a motore termico, in termini di manutenzioni ordinarie (senza incidenti, guasti, ecc.), ha un costo superiore rispetto ad una auto elettrica, che invece richiede una bassissima manutenzione. Quello che costa di piĆ¹, semmai, sono gli interventi di riparazione in caso di sinistro con danni a motori e carrozzerie, in quanto le auto elettriche hanno una componentistica particolare che rende piĆ¹ complessi, lunghi e costosi i lavori delle autocarrozzerie.
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