Giornata dell’Europa. Ambasciatori, rappresentanti delle istituzioni e Benemeriti della Repubblica celebrano la ricorrenza a Bruxelles

AgenPress. Si respirava il profumo della grandezza ieri sera nel Teatro dell’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles. Al centro del dibattito l’importanza dell’Ue nel contesto delle crisi umanitarie e geopolitiche.

Il seminario è stato organizzato dal Generale della Guardia di Finanza, Alessandro Butticé, già dirigente della Commissione Europea, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Belgio.

Dopo i saluti del Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, Allegra Iafrate e del Presidente dell’ANCRI Tommaso Bove sono intervenuti relatori d’eccezione come il Prof. Francesco Bestagno, Consigliere Giuridico della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea; Daniel Calleja, Direttore Generale del Servizio Giuridico della Commissione Europea e 5 Ambasciatori: Federica Favi, Ambasciatore d’Italia presso il Regno del Belgio; Vincenzo Celeste, nella sua qualità di Rappresentante Permanente d’Italia presso l’Unione Europea; Marco Peronaci, Rappresentante Permanente d’Italia presso il Consiglio Atlantico; Andrea Orizio, Rappresentante Permanente d’talia presso il Comitato Politico e di Sicurezza della Ue; Staffan de Mistura, inviato personale del Segretario Generale ONU nel Sahara occidentale.

Gli interventi sono stati preceduti dagli gli Inni nazionali, con il Canto degli Italiani intonato dal Tenore Francesco Grollo, voce Ufficiale di molte istituzioni italiane, che ha coinvolto il pubblico in sala parlando anche il significato autentico dell’Inno

Nel corso della presentazione dei lavori il Commendatore OMRI Alessandro Butticè, ha sottolineato che “non si può essere patriota italiano, senza essere anche patrioti europei, perché non può esserci futuro per l’Italia fuori dall’Europa, come non può esserci Europa senza Italia”, aggiungendo anche la sua personale “incertezza per il preoccupante futuro italiano ed europeo nelle tempeste storiche in cui viviamo, pure nell’assoluta certezza che non ci sarebbe futuro per il nostro Paese fuori dell’Europa”

L’ambasciatore Staffan de Mistura, che si è soffermato su una serie di aneddoti su “piccoli cambiamenti politici a battito di farfalla che negli anni hanno portato a gravi crisi umanitarie”. Un tema particolarmente caro al prefetto Tagliente che nell’intervento di chiusura dei lavori, riprendendo l’intervento dell’Ambasciatore de Mistura, ha richiamato i pericoli per chi non sa cogliere i segnali che possono cambiare la vita sulla base del principio dell’effetto farfalla. E a proposito ha richiamato le conseguenze dell’onda lunga della protesta della primavera araba che il 15 ottobre 2011 giunse a Roma con la Guerriglia urbana di San Giovanni dopo vari tentativi di occupare le sedi istituzionali. Ha ricordato le tensioni sociali degli ultimi mesi in vari Paesi e il degrado etico e morale di alcuni giovani carnefici di altri ragazzi e a loro volta vittime di cattivi educatori.

Rivolgendosi infine all’organizzatore dell’evento Generale Butticè, il prefetto Tagliente ha concluso “ ho seguito minuto per minuto l’impegno, la passione e la fatica con cui hai costruito questo importante seminario europeo. Ho condiviso il calore della tua casa di Bruxelles, insieme con gli altri trenta insigniti giunti dall’Italia. Amici Benemeriti della Repubblica che hanno lasciato i propri impegni affrontando a proprie spese la trasferta nel luogo dove batte il cuore dell’Europa. E a questo proposito, è nello spirito e nell’agire di persone come te, che si sostanzia il termine «Benemerito», una parola antica e un po’ desueta che però traduce esattamente la condizione di coloro che hanno servito con onore e dedizione lo Stato e che dallo Stato sono riconosciuti degni di essere segnalati alla collettività. È così che si dà corpo a quelle elevate finalità statutarie dell’ANCRI che abbiamo cercato sempre di interpretare e perseguire, e che devono continuare a essere la nostra stella polare, la guida e il fine della nostra azione. Senza di esse, come ben sa il Presidente Tommaso Bove, saremo esattamente come molte altre associazioni d’insigniti. Ed è cosi, infine, che si rende omaggio ai simboli delle Repubblica Italiana, al vessillo dell’Unione Europea”.

 

 

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