AgenPress. “Progetti come Media Literacy for All, finalizzati a promuovere un uso corretto sia dei media tradizionali (tv, radio e stampa) che dei nuovi media (web, social), devono diventare dei programmi stabili e accessibili a tutti i cittadini.
Quanto accaduto a Napoli, con il bambino di 11 anni che si sarebbe suicidato perché spinto da questi cosiddetti giochi challenge sui social, dimostra come purtroppo oggi la rete sia ancora un terreno fertile dove possono proliferare facilmente violenza o odio, tali da spingere in taluni casi anche a gesti estremi”.
Così l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Isabella Adinolfi, commenta il suicidio del ragazzino di 11 anni a Napoli, rilanciando l’importanza dei progetti di Media Literacy for All, promossi per la prima volta nel 2017 proprio dall’onorevole salernitana, al fine di educare i cittadini alla fruizione e all’uso dei media.
“Progetti come questi, in un’epoca dove ormai i social network sono parte integrante della nostra vita quotidiana, – conclude l’europarlamentare campana – consentono di formare l’utente al corretto uso dei social media, nonché stimolare la sua capacità di decostruire le comunicazioni dei media tradizionali e non, così da saper individuare una notizia falsa da una vera, di distinguere la propaganda dalle informazioni, di comprendere quali minacce possono nascondere dietro un profilo social o un qualsiasi sito internet.
Mi impegnerò a Bruxelles affinché quello che nel 2017 è nato come un progetto pilota diventi uno strumento stabile da mettere a disposizione dei cittadini”.