Post Covid e Long Covid, gli psicologi: “Allarme giovanissimi, occorrono più investimenti nei servizi psicologici”

AgenPress. Ragazzi che si presentano sempre più giovani nei pronto soccorsi per gesti autolesionistici, difficoltà a relazionarsi con i propri coetanei se non in situazioni “protette”, ansia come sensazione prevalente, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione.  «Ancora oggi facciamo i conti con gli effetti psicologici della pandemia di Covid-19 – spiega Luana Valletta, vicepresidente dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna -, effetti che purtroppo colpiscono tutte le fasce di età e che dobbiamo necessariamente affrontare. I dati che emergono da diverse realtà regionali sono allarmanti soprattutto riguardo i più giovani. Urge quindi la necessità di confrontarci con altri professionisti della salute e rappresentanti del nostro territorio con l’obiettivo di offrire il corretto supporto psicologico a cittadine e cittadini che soffrono di effetti post Covid o a pazienti con Sindrome Long Covid».

Per questo motivo l’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna, in particolare il GdL Psicologia dell’Emergenza e Covid-19 coordinato da Tania Manzo, ha deciso di organizzare un convegno dal titolo “Long Covid e Post Covid: dall’emergenza alla costruzione di letture per il cambiamento” che si terrà lunedì 27 marzo a Bologna  (Ordine dei Farmacisti, via Garibaldi 3 – dalle 9 alle 16.30) nel quale saranno presenti psicologi, medici, educatori, sociologi, farmacisti, assistenti sociali in rappresentanza di Ordini professionali, Ausl, Consulta provinciale degli studenti di Bologna e associazioni della nostra Regione.

Durante il convegno si parlerà degli effetti psicologici prodotti dalla pandemia in tutte le fasce di età, si delineeranno strategie di intervento per il welfare delle comunità in cambiamento e si condivideranno possibilità per la promozione di salute e benessere nella popolazione.

«Riguardo ai più giovani, i dati e le esperienze che verranno condivise ci parlano di un’età media di accesso al Pronto Soccorso per minacce autolesive di 12 anni e mezzo a Bologna – spiega Luana Valletta  -, di pazienti Long Covid pediatrici che, secondo uno studio in corso che sarà presto presentato dalla prof.ssa Susanna Esposito, Direttore della UOC Clinica Pediatrica Ospedale dei Bambini di Parma, nel 27% dei casi soffrono di disturbi di natura neurologica, anche con difficoltà di concentrazione, affaticamento e disturbi del sonno. Sono anche aumentati i  ricoveri per problematiche legate a psicosi depressive e ad anoressia.  Questo non significa che non ci siano tanti ragazzi che invece stanno bene, e di cui si parla troppo poco. E’ però fondamentale per tutti investire sempre più in psicologia, soprattutto in ambito preventivo, valorizzando le buone pratiche che si stanno portando avanti nei diversi territori e delineando  modelli di intervento ad hoc. Come Ordine siamo a disposizione per collaborazioni e progetti sul territorio».

 

 

 

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