Tim si divide i due, Netco e ServCo. Azienda chiude il 2021 con un rosso di 8,7 miliardi

AgenPress –  Il nuovo piano industriale di Tim al 2024 “avvia un percorso di trasformazione basato sulla creazione di distinte legal entities, netco e servco(consumer, enteprise e Tim brasil), superando il modello di integrazione verticale”.

Lo si legge in una nota al termine del cda che ha dato mandato all’amministratore delegato Pietro Labriola di sviluppare il progetto esecutivo di riorganizzazione che verrà presentato entro la semestrale. Già con l’attuale configurazione invece Tim prevede nel triennio “una leggera crescita dei ricavi da servizi e la stabilizzazione dell’ebitda”.

Tim chiude il 2021 con un rosso di “8,7 miliardi “dopo la svalutazione dell’avviamento domestico per 4,1 miliardi di euro e lo stralcio pari a 3,8 miliardi di euro, da parte della capogruppo delle attività per imposte anticipate”.  Il Consiglio di Amministrazione propone pertanto all’assemblea di non distribuire dividendi.

Ricavi a € 15,3 mld (-1,9% YoY organico)

■      EBITDA organico in flessione a € 6,2 mld (-9,6% YoY) per effetto della pressione competitiva, del ritardo del piano voucher e dei costi di startup delle digital companies

■       Indebitamento Finanziario Netto After Lease: € 17,6 mld, in calo di € 1 mld YoY nonostante investimenti in crescita del 14,1% YoY per accelerare lo sviluppo della fibra, del cloud e del calcio in streaming

■     Risultato netto attribuibile ai soci della controllante negativo per 8,7 miliardi, dopo la svalutazione del goodwill pari a 4,1 miliardi domestico e lo stralcio delle attività per imposte anticipate pari a € 3,8 miliardi. Ambedue le partite sono Non Cash Items

■        L’Autorità Antitrust ha approvato gli impegni relativi agli accordi tra TIM, KKR e Fastweb per la costituzione di FiberCop, che nel corso del 2021 ha incremento la copertura FTTH del 36%. Il Gruppo TIM ha così portato la banda ultralarga a circa il 94% delle linee fisse

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie