Def. Camera approva risoluzione di maggioranza. Giorgetti: “è semplicemente realistico. Investito sul lavoro e non sui sussidi”

AgenPress – L’aula della Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sul Def con 197 voti a favore, 126 voti contrari e 3 astenuti. Con l’ok al testo, il voto sulle altre risoluzioni presentate dalle opposizioni è ormai precluso.

Nel documento si impegna l’Esecutivo a “presentare quanto prima il quadro programmatico, nell’ambito del Piano fiscale e strutturale di medio periodo”.

Nella risoluzione si evidenzia, tra l’altro, che “i dati presentanti nel Documento mostrano il rispetto delle indicazioni delle Autorità europee per il 2024 relativamente all’evoluzione della spesa primaria netta; le previsioni macroeconomiche tendenziali del Documento di economia e finanza 2024 sono state validate dall’Ufficio parlamentare di bilancio”.

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nella sua replica alla Camera, poco prima della votazione, aveva spiegato che l’esecutivo “ha scelto di investire sul lavoro e non sui sussidi”. E aveva anche sottolineato che “la politica fiscale del governo è a tutela dei redditi bassi”.

“Abbiamo regole non definite” ha aggiunto “e forse è opportuno e consigliabile l’attesa che in qualche caso è meglio dell’incertezza”. Nel Def “manca il programmatico? Il programmatico chi lo vuole lo trova”.

Il DEF è “semplicemente realistico” e “conforme esattamente, una volta tanto, al realismo che ha indotto la Commissione europea a chiedere ai paesi di presentare il documento in questa forma. E così hanno fatto tutti i partner europei”.

“Penso che questo governo ha meritato la fiducia prima di tutto del popolo e vedendo risultati elettorali mi sembra che ci sia. In una democrazia parlamentare la fiducia del Parlamento, e mi sembra che questa ci sia. E in una democrazia parlamentare con un debito alto come quello italiano è molto importante anche la fiducia dei mercati e questa l’abbiamo meritata”.

Nell’audizione di lunedì sera sul Def (solo tendenziale) alle commissioni Bilancio di Camera e Senato ha spiegato quadro programmatico della finanza pubblica italiana arriverà “entro l’estate” con il Piano fiscale previsto dalle nuove regole Ue, “che il Parlamento avrà modo di esaminare e approvare prima dell’invio alle autorità europee” entro il 20 settembre.

Sul nuovo patto di stabilità approvato ieri: “è sicuramente un compromesso” e “non è la proposta italiana che il sottoscritto ha portato avanti” ma “quando si è in 27 a discutere bisogna ottenere quello che è possibile. E quello che è stato ottenuto è un passo in avanti rispetto alle regole che sarebbero entrate in vigore l’anno prossimo”.

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