Bielorussia. Neonato muore per il freddo al confine polacco. 2mila migranti portati in un centro logistico

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AgenPress – Un bimbo di un anno è morto nella foresta al confine tra Bielorussia e Polonia, dove si trovava da un mese e mezzo con i genitori siriani, che speravano di riuscire a entrare nell’Ue.

Lo riferisce su Twitter il centro polacco per l’aiuto internazionale, che sono intervenuti sul posto la scorsa notte. I genitori del piccolo erano entrambi feriti: il padre aveva una lesione al braccio, mentre la madre una ferita da coltello alla gamba. Nel corso dell’intervento di soccorso, aggiunge l’Ong, è stato trovato anche un giovane in condizioni di disidratazione e denutrizione.

“È straziante vedere un bambino morire di freddo alle porte d’Europa. Lo sfruttamento dei migranti e dei richiedenti asilo deve cessare, la disumanità deve cessare”, ha sottolineato su Twitter il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli. Sul terreno la situazione resta drammatica. Il numero dei migranti morti è salito a dodici, mentre il numero dei profughi ammassati alla frontiera polacca, secondo Minsk, è di circa 7mila persone.

Circa 2.000 migranti accampati in condizioni di congelamento  hanno trascorso la notte in un centro logistico dopo che il loro campo è stato sgomberato dalle guardie di confine. Lo riporta l’agenzia di stampa statale Belta.

Le forze di frontiera bielorusse ha detto di aver sgomberato un campo di migranti improvvisato che per giorni aveva ospitato 2.000 persone. Le persone sono trasferite in un vasto hangar vicino al confine.

Più di 1.000 persone erano state già trasferite nel centro martedì sera. Belta ha pubblicato venerdì le foto dei migranti sdraiati su stuoie nella struttura e ha scritto che “per molti è stata la loro prima notte calda”.

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