AgenPress. Il senatore Lucio Malan, vice capogruppo vicario dei Senatori di Forza Italia, ha dichiarato:
“Dalle parole di Davide Casaleggio emerge nient’altro che una lotta di potere all’interno del M5S, di cui le vittime sono coloro che hanno creduto davvero nei seppur vaghi principi su cui si fondava la sua propaganda, e fra questi anche alcuni deputati e senatori, oltre a tutti gli italiani che si trovano Camera e Senato pieni di questi signori. La distinzione tra ‘partito’ e ‘movimento’ enunciata dal titolare della piattaforma Rousseau è semplificabile in questo modo: il ‘movimento’ che piace a Casaleggio è quello dove comanda lui, il ‘partito’ – che non gli piace – è quello dove comanda la combriccola che i Casaleggio, insieme a Grillo, hanno collocato in Parlamento e in molte importanti cariche della nostra Repubblica.
Un caso tipico di alcuni capi dei partiti totalitari, che ritengono il partito superiore alle istituzioni e dunque preferiscono controllare il primo piuttosto che avere cariche nelle seconde, a capo delle quali mettono uomini che nei loro piano dovrebbero obbedire agli ordini. Ma, per la saggezza dei padri costituenti e l’altezza dei principi cui si sono ispirati, i parlamentari rappresentano la nazione non i loro partiti.
Ecco perché l’ideologia 5S odia tanto il Parlamento: perché è l’ostacolo al potere assoluto. Dunque lo taglia, lo taglieggia, lo addita all’odio popolare, lo definisce una scatoletta di tonno e coloro che ne fanno parte ‘parassiti’, con la complicità di taluni media e politici di altri partiti privi di principi.
Sentire parlare di trasparenza da Casaleggio è ridicolo. Le votazioni interne decise da lui tramite la piattaforma, senza alcun tipo di controllo, e i ministri che regolarmente sfuggono alle interrogazioni importanti, come quelle sulla politica estera e i favori a amici, parenti e affini, sono il chiaro esempio dell’opposto della trasparenza.”