AgenPress – E’ stata rinnovata di altri 45 giorni la custodia cautelare di Patrick George Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna da oltre cinque mesi in carcere in Egitto per propaganda sovversiva. Lo ha detto una sua legale, Hoda Nasrallah. La decisione è stata presa da una “corte d’assise”, si è limitata ad aggiungere la legale in un messaggio.
“Ieri era stata una sorpresa e oggi una pessima sorpresa. Nessuno aveva particolare ottimismo, però il fatto che fosse accaduta una cosa imprevista faceva sperare in un esito diverso”, ha commentato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. Un altro degli avvocati dello studente, Walid Hassan, nonostante le aspettative circa una sua liberazione ha detto che il prolungamento era prevedibile visto che l’udienza di ieri era stata “eccezionale” ed era avvenuta senza il coinvolgimento dell’intero collegio di difesa. Il prolungamento è di 45 giorni, come noto, dato che sono passati i cinque mesi durante i quali i dieci possibili rinnovi della custodia cautelare in Egitto sono di 15 giorni e vengono ordinati dalla sola Procura. Per questi prolungamenti di un mese e mezzo serve invece l’autorizzazione di un giudice.
Fra le accuse a carico di Zaki, basate peraltro solo su un controverso account Facebook, vi sono “diffusione di notizie false”, “incitamento alla protesta” e “istigazione alla violenza e ai crimini terroristici”. “Adesso disincrociamo le dita, tiriamoci su le maniche e torniamo a fare quello che abbiamo fatto negli ultimi cinque mesi e mezzo”, ovvero premere “sulle autorità egiziane e naturalmente su quelle italiane perché Patrick sia rilasciato”, continuare “a mobilitare la rete dedicando a Patrick iniziative reali e virtuali”, ha affermato Noury. “La cosa certa – ha sottolineato il portavoce di Amnesty – è che nonostante sia agosto, e nonostante questi 45 giorni, Patrick non verrà dimenticato. Abbiamo una minuscola consolazione: che è vivo, integro, e sta abbastanza bene”.