Sergio Mattarella agli italiani che vivono all’estero: «Grazie per la vostra solidarietà»

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AgenPress. «Rivolgo un pensiero, pieno di affetto, a tutti gli italiani residenti all’estero.

So con quanta partecipazione avete seguito le sofferenze vissute, nel nostro Paese, per il coronavirus. Lo avete fatto da lontano, per la distanza fisica che ci separa; eppure del tutto vicini nella coscienza che ci unisce.

Una conferma, se ve ne fosse stato bisogno, del sentimento intenso che raccoglie le comunità italiane e di origine italiana diffuse nel mondo. Un sentimento di unità e di solidarietà per il quale vi esprimo riconoscenza.

E’ stata una prova che ha posto in evidenza valori di civismo e di dedizione alle persone in difficoltà. Valori che rappresentano base importante della nostra società, e alimentano la vita delle nostre istituzioni democratiche.

Nei tanti borghi e città d’Italia questa stagione è stata accompagnata da lutti e patimenti, cui si è aggiunto il dolore di non poter celebrare i funerali, dei defunti: emergenza ora, fortunatamente, superata.

Adesso l’impegno è rivolto alla ricostruzione di un tessuto, capace di affrontare i rischi che si manifestano e di rilanciare la fiducia nel futuro.

Il virus ha superato frontiere e distanze continentali. Ha messo in discussione percorsi e modi di vita consolidati.

Questi mesi di pandemia, per molti dei connazionali all’estero, hanno aggiunto alla preoccupazione per la salute il disagio e il rammarico di non poter raggiungere i propri cari in Italia, anche a seguito delle restrizioni nei collegamenti aerei.

La lontananza pesa, sulle nostre comunità all’estero e tutte le istituzioni della Repubblica sono impegnate ad alleviare queste difficoltà; per la sua parte la rete consolare e delle ambasciate è volta a rafforzare l’attenzione e ad ascoltare e corrispondere alle loro esigenze.

La collaborazione e il coordinamento, della comunità internazionale nel contrastare, il virus – un avversario comune e ancora largamente sconosciuto – sta riconducendo, gradualmente, alla normalità anche dei collegamenti e alle conseguenti aperture.

Del resto, soltanto la conoscenza condivisa e una efficace azione corale a difesa della salute da parte di tutti i Paesi può permettere di sconfiggere la malattia.

Prima della pausa – prodotta dal mese di agosto – desidero farvi giungere il sentimento, più forte, di vicinanza, della Repubblica, a tutti voi».

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