Taiwan rintraccia 10 aerei e 7 navi militari cinesi. Ministro Difesa Cina ribadisce ad Austin che l’isola è “al centro dei nostri interessi fondamentali”

AgenPress – Il Ministero della Difesa Nazionale (MND) ha rintracciato 10 aerei militari cinesi e sette navi militari intorno a Taiwan tra le 6:00 di martedì (16 aprile) e le 6:00 di mercoledì (17 aprile).

Secondo l’ MND, dei 10 aerei dell’Esercito popolare di liberazione, due hanno attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan, mentre due sono entrati nell’angolo sud-ovest della zona di identificazione della difesa aerea della nazione (ADIZ) .

In risposta, Taiwan ha inviato aerei e navi militari e ha schierato sistemi missilistici di difesa aerea per monitorare l’attività del PLA.

Finora, questo mese, Taiwan ha monitorato gli aerei militari cinesi 146 volte e le navi militari 105 volte. Da settembre 2020, la Cina ha aumentato l’uso delle tattiche della zona grigia aumentando progressivamente il numero di aerei militari e navi militari che operano intorno a Taiwan.

Le tattiche della zona grigia sono  definite come “uno sforzo o una serie di sforzi oltre la deterrenza e la garanzia dello stato stazionario che tenta di raggiungere i propri obiettivi di sicurezza senza ricorrere all’uso diretto e considerevole della forza”.

Nella prima videochiamata dopo 18 mesi avuta ieri “su richiesta” con la controparte americana Lloyd Austin il ministro della Difesa di Pechino, Dong Jun, ha detto che la questione di Taiwan “è al centro degli interessi fondamentali della Cina e gli interessi fondamentali della Cina non devono essere danneggiati”.

“L’esercito popolare di liberazione non lascerà mai che le attività separatiste legate all’indipendenza di Taiwan, la connivenza e il sostegno esterno restino senza controllo”, si legge in una nota diffusa questa mattina dal ministero della Difesa cinese. Dong ha indicato “la fiducia come la base per gli scambi”.

Dong ha discusso anche del mar Cinese meridionale, la cui “situazione attuale è generalmente stabile e i Paesi della regione hanno la volontà, la saggezza e la capacità di risolvere i problemi”.

Gli Stati Uniti, quale secondo monito, “dovrebbero riconoscere la ferma posizione della Cina, rispettare sinceramente la sovranità territoriale della Cina, i diritti e gli interessi marittimi nel mar Cinese meridionale e intraprendere azioni pratiche per salvaguardare la pace regionale e la stabilità delle relazioni tra i due Paesi e i due eserciti”, ha aggiunto la nota, trattando un tema che ha visto Washington lavorare al consolidamento delle alleanze nell’area fino a sviluppare l’inedito formato Usa-Giappone-Filippine.

 

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie