AgenPress – Le ministre degli Esteri di almeno diciassette paesi nel mondo hanno tenuto una riunione sull’Afghanistan e hanno espresso profonda preoccupazione per le violazioni dei diritti umani e le restrizioni contro le donne all’interno dell’Afghanistan.
In un incontro virtuale ospitato dall’Australia, le ministre hanno chiesto all’Emirato islamico di revocare tutte le restrizioni, in particolare le barriere all’istruzione, contro le donne afghane.
“I ministri hanno espresso profonda preoccupazione per le violazioni dei diritti umani, in particolare la negazione a donne e ragazze di pieno accesso e partecipazione all’istruzione.
È essenziale che i talebani eliminino tutte le barriere e i divieti contro la piena partecipazione di donne e ragazze a un’istruzione genuina e scuola”, si legge nella dichiarazione rilasciata dopo l’incontro.
I partecipanti all’incontro hanno convenuto di continuare a monitorare da vicino le azioni dell’Emirato islamico, in particolare le azioni relative alle donne e alle ragazze.
“I nostri politici hanno seguito e implementato approcci sbagliati in Afghanistan che hanno reso il paese più povero e disperato”, ha affermato Farah Mustafawee, attivista per i diritti delle donne.
Ciò arriva quando l’inviata speciale degli Stati Uniti per le donne afghane e i diritti umani, Rina Amiri, ha affermato durante la Giornata internazionale della donna che la partecipazione delle donne afgane è vitale per un Afghanistan inclusivo, stabile ed economicamente sostenibile.
In un tweet, Rina Amiri ha aggiunto che “non dobbiamo dimenticare” le donne afghane che difendono i loro diritti.
Le donne afghane che hanno perso il lavoro dopo la caduta dell’ex governo in Afghanistan hanno affermato che il ruolo delle donne non deve essere ignorato nella società.
Il portavoce dell’Emirato islamico Zabihullah Mujahid ha dichiarato martedì su Twitter che l’Emirato islamico è impegnato a difendere i diritti della Sharia di tutte le donne afghane.
