Latina: sequestrati circa 15.000 litri di carburante adulterato presso due distributori

AgenPress. La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Latina – Gruppo Formia ed i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Gaeta, nell’ambito di una specifica attività di controllo sulla distribuzione, circolazione e commercializzazione dei carburanti hanno rinvenuto e posto sotto sequestro oltre 15.000 litri di prodotto risultato non a norma.

Nel corso dell’intervento sono stati controllati quattro distributori stradali nel territorio del sud pontino, selezionati a seguito di una mirata analisi di rischio, condotta con la metodologia cd. risk-based, in un’ottica di prevenzione e repressione degli illeciti di natura economico-finanziaria. Nell’occasione, sono stati prelevati alcuni campioni di gasolio, presso i distributori oggetto di controllo, al fine di sottoporli a specifica analisi di conformità ad opera del Laboratorio chimico di Roma dell’Agenzia. Il rapporto di prova elaborato a seguito dell’esame dei campioni ha restituito, quale risultato, la non conformità rispetto ai criteri ed ai limiti previsti dal D.Lgs n. 55/2011 del gasolio prelevato presso due dei quattro distributori controllati, entrambi ubicati nel medesimo comune.

Tali esami chimici hanno documentato, in particolare, la presenza di prodotto adulterato presso i due impianti, risultato per tale ragione non idoneo alla commercializzazione. Le Fiamme Gialle quindi, unitamente ai funzionari dell’ADM di Gaeta, notiziata l’Autorità Giudiziaria di Cassino, hanno provveduto a sottoporre a sequestro penale la cisterna interrata contenente 10.627 litri di “gasolio per autotrazione” presso un impianto ed altri 3.900 litri detenuti presso il secondo distributore, al fine di evitare la commercializzazione dei prodotti adulterati a danno degli ignari utenti.

A beneficio degli utenti si evidenzia che un prodotto di scarsa qualità, pur non generando da subito anomalie di funzionamento delle autovetture, produce, nell’uso prolungato, effetti negativi sugli ingranaggi dei motori e accresce le emissioni di gas di scarico oltre i normali limiti previsti dalle normative europee a tutela dell’ambiente e dei consumatori, i quali acquistano in totale buona fede un prodotto energetico non idoneo e dannoso per gli automezzi.

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