Liguria. Corruzione. Domiciliari per Giovanni Toti e capo gabinetto Matteo Cozzani. “Avrebbe agevolato l’attività di Cosa Nostra”

AgenPress –  Arresti domiciliari anche per Matteo Cozzani, capo di gabinetto e braccio destro del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. E’ accusato di corruzione elettorale, aggravato dalla circostanza di cui all’art. 416-bis.1 c.p. perché, per l’accusa, avrebbe agevolato l’attività di Cosa Nostra. In particolare avrebbe agevolato il clan Cammarata del Mandamento di Riesi con proiezione nella città di Genova. E’ accusato anche di corruzione per l’esercizio della funzione.

La promessa di posti di lavoro e appartamenti di edilizia residenziale migliori per convogliare i voti degli elettori appartenenti alla comunità di Riesi (Caltanissetta) di Genova (almeno 400 preferenze) verso la lista “Cambiamo con Toti Presidente” e verso l’indagato Stefano Anzalone e alcuni altri candidati della predetta lista non sottoposti a indagini. Queste le accuse di corruzione elettorale per il capo di gabinetto e coordinatore regionale della campagna elettorale per la Lista “Cambiamo con Toti Presidente” Cozzani al quale è stata contestata l’aggravante di cui all’art. 416-bis.1.

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