Codacons su concorso Forze armate: ricorso al Tar del Lazio

CANDIDATI MINORENNI GRAVEMENTE DISCRIMINATI


AgenPress. Sono appena scaduti i termini per presentare la domanda di ammissione alle procedure per i concorsi per allievi ufficiali di Guardia di Finanza e Ministero della Difesa. Per centinaia e centinaia di aspiranti candidati minorenni non sarà possibile partecipare perché non in possesso della cd. CIE (Carta d’Identità Elettronica). Il Codacons ha deciso di sostenere le loro ragioni presentando un ricorso al TAR del Lazio.

I termini per aderire sono strettissimi, in quanto le prime prove concorsuali si svolgeranno nei prossimi giorni.

Il bando di concorso della Gdf pubblicato in G.U. il 14.1.22 ha indicato quali modalità di partecipazione/identificazione solo  per i maggiorenni,  alternativamente, l’utilizzo dello Spid o della CIE, mentre per i minorenni ha rinviato la indicazione ad un momento successivo.

Difatti, soltanto con avviso del 28/01/22 (ossia di 15 gg dopo la pubblicazione del bando e di 15 gg prima della scadenza) è stato previsto l’obbligo per i minorenni di allegare la CIE (e non anche altri documenti di riconoscimento o lo Spid dei genitori, come previsto ad esempio da analogo bando di altre Forze Armate).

Cosa analoga è avvenuta per il concorso indetto dal Ministero della Difesa con bando dell’11/01/2022, per il quale è stato espressamente previsto per i minorenni, a pena di decadenza, l’obbligo di possesso di CIE al posto dello SPID richiesto ai maggiorenni.

Ora, è noto che in appena 15 giorni non fosse materialmente possibile per gli aspiranti candidati minorenni procurarsi la carta d’identità elettronica e questo ha determinato la loro esclusione.

Pertanto, avverso tale esclusione, il Codacons intende presentare nei prossimi giorni un ricorso al TAR del Lazio con richiesta di sospensione cautelare urgente della intera procedura (un ricorso per ciascuna procedura concorsuale).

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