Genova. Il varo dell’ultima campata del ponte. Due anni fa il crollo e la morte di 43 persone

Agenpress – I lavori, partiti a marzo del 2019, entrano  in una nuova fase, che prevede già dai prossimi giorni, l’appoggio definitivo sulle diciotto pile a forma di ellisse, la realizzazione della soletta su cui correrà l’asfalto con una unica, lunga gettata e l’installazione delle tecnologie e dei lampioni che, a centro strada, illumineranno il ponte-nave firmato Renzo Piano.

“Questo è qualcosa di più di un ponte, è l’esempio di un’Italia che ce la fa a ripartire, la dimostrazione che insieme possiamo fare tante cose”, ha detto il governatore ligure, Giovanni Toti.

Oggi il  varo della diciannovesima campata d’acciaio, ora il tracciato del nuovo ponte è completato, è lungo 1067 metri. A venti mesi dal crollo del Morandi, che provocò la morte di 43 persone, il nuovo viadotto sul Polcevera riunisce le due sponde della valle.

L’ultima fase dell’operazione di varo è stata salutata dal suono delle sirene del cantiere, delle navi in porto e di alcune aziende.

Hanno partecipato a questo momento il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. Presenti il sindaco di Genova Marco Bucci e il governatore ligure Giovanni Toti.

Quello del ponte di Genova, ha detto il premier Conte, “è un cantiere simbolo per l’Italia intera: è il cantiere dell’Italia che sa rialzarsi. Dalla Lanterna di Genova una nuova luce sull’Italia.

“Suturiamo una ferita, quella della 43 vittime, che non potrà mai essere completamente rimarginata. Questo è il cantiere dell’Italia che sa rialzarsi, che si rimbocca le maniche, non si lascia abbattere, non si lascia sopraffare: è una giornata speciale e storica”,  ha aggiunto Conte. Parole che  precedono di un istante il suono delle sirene di cantiere e poi l’eco più lontano e sommesso di quelle del porto: è mezzogiorno in punto e la diciannnovesima campata d’acciaio del nuovo ponte sul Polcevera ha appena compiuto gli ultimi centimetri che la separavano dal punto finale della sua ascesa, a 40 metri d’altezza, completando i 1.067 metri del nuovo tracciato che ricongiungerà i tronconi della A10, spezzata il 14 agosto del 2018 dal disastroso crollo della pila 9 ponte Morandi.

“L’Italia mette insieme le proprie competenze e il proprio senso del dovere e di responsabilità, per portare un risultato straordinario ciascuno facendo la propria parte. Tutto il mondo ha guardato quella tragedia, quelle macerie: adesso a fare il giro del mondo saranno queste immagini, della tecnologia, della maestria, della creatività e dell’abnegazione italiana. Genova offrirà un modello per l’Italia intera”.

“Oggi non può essere un giorno di festa ma siamo consapevoli che oggi dalla città della Lanterna si irradia una nuova luce, un nuovo volto sull’Italia intera”.

Quello del ponte di Genova “è un cantiere simbolo per l’Italia intera: è il cantiere dell’Italia che sa rialzarsi, che si rimbocca le maniche, non si lascia abbattere, non si lascia sopraffare”,  ha detto ancora. “Genova è un modello per l’Italia. E insegna che il più grande atto d’amore è impegnarsi a ripartire insieme”, sottolinea. Da Genova si irradia “una luce che dà speranza all’Italia intera”.

“L’Italia mette insieme le proprie competenze e il proprio senso del dovere e di responsabilità, per portare un risultato straordinario ciascuno facendo la propria parte. Tutto il mondo ha guardato quella tragedia, quelle macerie: adesso a fare il giro del mondo saranno queste immagini, della tecnologia, della maestria, della creatività e dell’abnegazione italiana. Genova offrirà un modello per l’Italia intera”.

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