Agenpress – Si rileva un calo senza precedenti della ricerca di lavoro a seguito dell’epidemia utilizzando come indicatore l’intensità della ricerca di lavoro su Internet ad alta
frequenza. La conferma di tale tendenza nei prossimi mesi darebbe un contributo negativo alla variazione del tasso di disoccupazione, mitigandone l’aumento in presenza di un probabile calo marcato dei livelli di occupazione.
Lo si legge in un articolo di economisti della Banca d’Italia che analizza gli effetti dell’attuale epidemia di Covid-19 sull’offerta di lavoro, concentrandosi sull’Italia, primo paese occidentale ad essere gravemente colpito. L’articolo analizza il Google Index (GI) su queste ricerche crollato a marzo del 39%. “Si rileva – si legge – un calo senza precedenti della ricerca di lavoro a seguito dell’epidemia”.
Il dato del Google Index di marzo – affermano i ricercatori di Bankitalia Francesco D’Amuri e Eliano Viviano – “segnala una forte riduzione dell’attività di ricerca di lavoro; la caduta rimane notevole anche se si tiene conto dell’alta volatilità dell’indicatore. L’improvvisa riduzione dell’indicatore potrebbe in linea di principio essere dovuta a un aumento dell’attività di ricerca complessiva sul motore di ricerca a seguito dell’epidemia di Covid-19, ad esempio perché una maggiore disponibilità di tempo libero da trascorrere in casa può aver determinato un aumento dell’attività di ricerca su Google di parole chiave non correlate alla ricerca di lavoro, facendo salire il denominatore dell’indice”.
Ma i valori di altre parole chiave popolari relative a social media, intrattenimento e notizie per gli ultimi 90 giorni “sono sostanzialmente in linea con quelli dei mesi precedenti”.
Infine i ricercatori hanno confrontato il calo di marzo-febbraio del GI con quelli in atto per le ricerche di applicazioni relative alla mobilità o siti di notizie sportive; “non vi è dubbio – affermano – che l’interesse per queste parole chiave dovrebbe essere calato marcatamente a causa rispettivamente del blocco degli spostamenti non necessari e della sospensione degli eventi sportivi. I cali registrati (rispettivamente -50% e -31%) non sono lontani da quello trovato per l’indice di ricerca di lavoro (-39%). La conferma di tale tendenza nei prossimi mesi – concludono – darebbe un contributo negativo alla variazione del tasso di disoccupazione, mitigandone l’aumento in presenza di un probabile calo marcato dei livelli di occupazione”.