AgenPress – “Dovrebbe essere il legislatore a consentire con legge come avviene in altri Paesi anche europei, ad esempio in Spagna e Danimarca, la registrazione del figlio di coppia dello stesso sesso a prescindere dal più oneroso e ad oggi davvero travagliato procedimento dell’adozione in casi particolari”. Lo ha sottolineato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando nel suo podcast dello stop imposto al Comune alle trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali.
“Questo a mio parere è un passo indietro evidente dal punto di vista politico e sociale, e mi metto nei panni di quei genitori che a Milano pensavano di poter contare su questa possibilità”.
“La registrazione non dipende solo dalla volontà politica, è un atto che ha a che fare, logicamente, con l’apparato amministrativo del Comune e io, vista anche la presa di posizione della Procura, non posso esporre un funzionario comunale a rischi personali di natura giudiziaria”.
“La strada indicata dalla Cassazione per assicurare i diritti del bambino, ossia l’adozione in casi particolari – ha detto ancora Sala -, appare oggi in Italia ormai assai complessa e farraginosa. Dovrà dunque essere resa molto più rapida ed efficace per poter dare una risposta ai numerosi problemi giuridici che tornano ad essere irrisolti – ha aggiunto – e soprattutto per garantire, come chiede anche la Corte europea dei diritti dell’uomo, pieni diritti al bambino oltre che alla famiglia che lo ha voluto e in cui vive”.
“Dopo la Cassazione è arrivata una circolare del ministero dell’Interno che ha richiamato i prefetti ad assicurare questo indirizzo, con una comunicazione ai sindaci. Anche la Procura in febbraio ha precisato che non è consentita in Italia la registrazione nell’atto di nascita del minore della madre intenzionale ma solo di quella biologica. Ha invece ritenuto finora ammissibile la sola trascrizione di bimbi nati all’estero da due madri”.