Agenpress – Il capo del governo libico di unità nazionale, Fayez al-Sarraj, e il generale Khalifa Haftar, che controlla gran parte della Libia orientale, sono a Mosca per firmare un accordo sui termini del cessate il fuoco tra le loro truppe, entrato in vigore ieri. Il cessate il fuoco in Libia, voluto da Russia e Turchia, è entrato in vigore alla mezzanotte di ieri, con il plauso di Unione Europea, Stati Uniti, Nazioni Unite e Lega Araba.
A poche ore dalla sua entrata in vigore le due parti si sono già accusati reciprocamente di aver infranto il cessate il fuoco. Nei giorni scorsi Ankara ha inviato propri soldati a difesa del governo di al-Sarraj, e lo sostiene politicamente. A poche ore dall’inizio del cessate il fuoco al-Sarraj era già a Istanbul dove ha incontrato il presidente turco Erdogan.
La Russia sostiene invece le truppe di Haftar con armi e mercenari, insieme ad Egitto, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Le forze dell’esercito nazionale libico, fedeli al generale Haftar, hanno lanciato un’offensiva sulla capitale nell’aprile 2019 ma non sono stati in grado di conquistare la città. La scorsa settimana, tuttavia, hanno preso la terza città più grande del Paese, Sirte. Un appello a “voltare pagina rispetto al passato” è stato lanciato ai libici dal capo del governo di accordo nazionale al-Serraj. In un messaggio trasmesso in tv, Serraj ha chiesto di “respingere la discordia e serrare i ranghi per andare verso la stabilità e la pace”.