Brescia, 19enne muore di meningite. Disposta l’autopsia e indagati sette medici

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Agenpress – Veronica Cadei, 19enne di Villongo (Bergamo), è morta per quella che sembra essere stata una meningite fulminante. La giovane si trovava a Brescia, all’Universita’ Cattolica che frequentava, quando ha iniziato a sentirsi poco bene. Un amico l’ha accompagnata al Pronto soccorso degli Spedali Civili: aveva la febbre molto alta, ma inizialmente le sue condizioni non sembravano gravi. Nella notte di martedì, però, il quadro clinico è precipitato fino al decesso.

Il pm Lorena Ghibaudo ha disposto autopsia sul corpo della giovane e iscritto  nel registro degli indagati sette medici con l’accusa di omicidio colposo. Atto dovuto quello della magistratura per permettere tutti gli accertamenti medici necessari. I medici indagati sono professionisti che hanno preso in carico la paziente dal momento dell’arrivo al pronto soccorso fino al decesso.

Ma la madre della ragazza dice di volerci vedere chiaro: “È vero che mia figlia non tornerà più, è vero che niente me la ridarà. Ma voglio andare a fondo, perché devono spiegarci come sono andate le cose e, se qualcuno ha sbagliato, deve pagare”, sono le dichiarazioni riportate dal Corriere della Sera.

“Era il nostro piccolo genio”, così Debora Poli descrive la figlia. “Aveva partecipato anche alle olimpiadi di matematica. Era dolcissima, sempre allegra. Usciva a ballare, le piacevano il cinema e i concerti. Noi la lasciavamo andare, anche perché si guadagnava i suoi soldini. E poi i viaggi. Sognava di visitare New York”.

“Durante la lezione — inizia a raccontare la madre — ha detto a un suo amico che non si sentiva bene. Lui si è offerto di accompagnarla a casa, ma mentre era in macchina è salita la febbre. Aveva caldo. Gli Spedali Civili erano vicini, l’amico le ha proposto di fermarsi per farsi visitare”. I genitori l’hanno raggiunta all’ospedale, dove la figlia “vomitava e ripeteva che le faceva male il collo“. “Le hanno fatto la Tac, le lastre, gli esami del sangue. I medici ci hanno riferito che andava tutto bene e che probabilmente aveva una gastroenterite acuta, ma c’era quel dolore al collo che non capivo”, prosegue la madre.

Cordoglio della Regione, attivata la profilassi Il governatore Attilio Fontana e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, hanno immediatamente esprimono cordoglio e vicinanza, a nome della Regione Lombardia, alla famiglia della ragazza. “Questa notizia – commentano Fontana e Gallera – ci riempie di dolore”. Sono in corso gli accertamenti per individuare il ceppo di riferimento. “Abbiamo attivato, attraverso le Ats competenti – spiega Gallera – la profilassi antibiotica precauzionale nei confronti dei familiari, di 90 studenti universitari della Cattolica di Brescia e delle persone che sono state a contatto con la ragazza nei giorni scorsi”.

 

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