Def. Giorgetti. Debito sale per il peso del superbonus. Mancanza stime programmatiche ha 4 precedenti

AgenPress –  Il debito pubblico in risalita previsto dal Def “è pesantemente condizionato dai riflessi per cassa del superbonus nei prossimi anni” ma successivamente al 2026 “comincerebbe a scendere”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa dopo il cdm.

“Voglio riportare esattamente gli obiettivi programmatici della Nadef, la proiezione del 2025 e 2026: se necessario interverremo ulteriormente sul decreto legge oggi all’esame Parlamento”, ha risposto a chi gli domandava se per mantenere il percorso di deficit rifinanziare la decontribuzione ci sarà un nuovo intervento sul superbonus. “Quando si farà la legge bilancio si troveranno forme per confermare” la decontribuzione, ha aggiunto, “perché è la priorità numero uno”.

“E’ chiaro, lo scriviamo nel Def, che per il 2024 è puntualmente riconosciuto il raggiungimento dell’obiettivo del 4,3%” ma “noi intendiamo rispettare anche il dato del 2025 e 2026.

“Quindi l’ultima auspicabilmente definitiva definizione dell’ammontare del conto da pagare per il superbonus ci consiglierà di definire eventualmente delle modifiche ulteriori su questo strumento per quanto concerne la dinamica di cassa che ci possa permettere di riportare esattamente al 3.6 e 2,9 gli obiettivi 2025 e 26”.

“Le nostre previsioni sono viste in ribasso rispetto alla Nafed per la crescita, passiamo a una previsione dell’1% in diminuzione dello 0,2% rispetto a quanto previsto l’anno scorso”.  Si tratta di “previsioni assai complicate da fare per un quadro di carattere internazionale e geopolitico complicato”.

“Il termine per la presentazione del nuovo Def, il programma strutturale fiscale, è stabilito per il 20 settembre, ma è nostra volontà presentarlo anche prima, quando saranno disponibili tutti gli elementi, a partire dalla traiettoria tecnica” prevista per la “metà del mese giugno dalla Ue”.

“La mancanza del programmatico è un fatto non nuovo, verificatosi già in 4 precedenti”.

“Questo Def tiene conto delle decisioni, della rivoluzione delle regole bilancio fiscali in sede europea. Mancano le disposizioni attuative, le istruzioni per costruzione il percorso”.
“La decontribuzione che scade nel 2024, intendiamo assolutamente replicarla nel 2025, questo è il vero obiettivo che ci poniamo quando andremo a definire il Programma strutturale”.

“Continua ad andare bene anche l’occupazione, prevediamo un tasso di disoccupazione in costante diminuzione”.

“La decontribuzione che scade nel 2024, intendiamo assolutamente replicarla nel 2025, questo è il vero obiettivo che ci poniamo quando andremo a definire il Programma strutturale”, ha aggiunto.

“Passiamo a una previsione dell’1% in diminuzione dello 0,2% rispetto a quanto previsto l’anno scorso”. Si tratta di “previsioni assai complicate da fare per un quadro di carattere internazionale e geopolitico complicato”.

 

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