Rai. Mentana, chi lascia la Rai farebbe bene ad evitare di passare da “martire”

AgenPress – “Se accetti di lavorare in Rai sai che ci sono i partiti. Ogni volta ci sarà qualcuno che tenta di mettere i suoi uomini o le sue donne ma non c’è mai lesione della democrazia: c’è lo spoil system. Basterebbe una riforma di una riga, quella per sottrare la Rai al controllo dei partiti”

Lo ha detto il direttore del Tg di La7, Enrico Mentana, al 12esimo Festival della tv di Dogliani.

“Nessuno è nato con la missione divina di fare giornali o trasmissioni: un po’ ce li siamo conquistati, un po’ siamo scesi a patti. Ma non esiste né il diritto di restare né di epurare. E’ molto semplice e gratificante fare il ruolo di chi è martire ma sarebbe più semplice fare delle scelte, motivarle ed avere fair play.  È evidente e chiarissimo di cosa parliamo non esiste un Maradona tutti siamo onesti lavoratori: nessuno ha il diritto inalienabile di essere sempre in onda”.

Chi lascia la Rai farebbe bene ad evitare di voler passare da “martire” perché non esiste alcun “diritto inalienabile a dover essere sempre in onda”.

“Io credo che non ci sia niente di meglio che interrompere un rapporto senza fare scene madre o i martiri di Belfiore, senza lasciar intendere che con te o senza di te la libertà e la democrazia cessino di esistere. Nessuno di noi è insostituibile”.

“Lucia Annunziata a differenza di Fazio Fazio non ha un’altra tv in cui andare: se ne è andata dignitosamente dicendo però che non accetta questo governo. Se lo può permettere” ma “non puoi lavorare nel servizio pubblico e dire di non accettare chi governa. Chi governa deve stare sotto il controllo dell’opinione pubblica e dell’informazione: a maggior ragione se non sei d’accordo devi stare lì”.

 

 

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