Giornata vittime mafia. Corteo a Milano. Don Ciotti, “c’è bisogno di una memoria viva”. Presente Elly Schlein

AgenPress – “Ricordare tutte le vittime innocenti della violenza criminale mafiosa è fondamentale e questa è una giornata che noi abbiamo fortemente voluto; ma non dobbiamo neanche dimenticarci che l’80% di questi familiari non conosce la verità o ne conosce solo una parte”.

Così dice don Luigi Ciotti, presidente di Libera, durante il corteo nazionale per la XXVIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzato da Libera e Avviso Pubblico. Migliaia le persone che si sono date appuntamento in corso Venezia per dare la loro testimonianza contro le mafie e la criminalità.

“Eppure  le verità passeggiano per le vie della nostra città; c’è chi ha visto, c’è chi sa. Allora è necessario prendere coscienza in questo nostro Paese che la presenza criminale mafiosa che ha ucciso tante persone è un problema che non può essere dimenticato. C’è bisogno di una memoria viva. Non è un evento, non è una cerimonia, non è solo un corteo. Noi facciamo in modo che ogni anno ci sia una giornata che ci ricorda questo, ma ogni giorno ci deve essere un impegno da parte di tutti”.

Al corteo la segretaria del Pd, Elly Schlein. “Sono molto contenta di essere qua, è una bella giornata oggi, ci sono tanti giovani, amministratori e amministratrici. È davvero bello” le parole della leader dem incontrando il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

Schlein ha salutato i parenti delle vittime. In particolare ha scambiato qualche parola con Stefania Grasso e Deborah Cartisano, parenti di vittime della ‘ndrangheta. Loro le hanno raccontato la loro storia. Il padre di una delle due era militante del Pci, “mi ha cresciuta con ideali che spero di ritrovare insieme a lei”, ha detto una di loro. La segretaria del Pd ha risposto: “grazie ce la metteremo tutta”. Un’altra parente ha ringraziato Schlein per la sua presenza al corteo dove partecipano tanti cittadini. “È la cosa più preziosa, è un appuntamento a cui tengo molto. Buon 21 marzo, ci vediamo presto”.

“Quella contro la mafia non è una battaglia finita” dice Sala a margine del corteo. “Milano – afferma – è ancora al centro di tanti interessi economici, e ciò è un bene, ma questo attira anche tanti male intenzionati”. Quindi “gli anticorpi che ci siamo fatti in questi anni attraverso errori e incertezze del nostro percorso adesso ci aiuteranno”.

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