Mosca. Ex presidente Medvedev contro Usa ed Europa. Le sanzioni sono un segno di impotenza politica

AgenPress – L’ex presidente russo Dmitry Medvedev si è scagliato contro le sanzioni occidentali imposte alla Russia – di cui è anche un bersaglio – dicendo che sono un segno di “impotenza politica”.

Credo sia ovvio per le persone intelligenti: le sanzioni sono un mito, una minaccia, una figura retorica. Sono fondamentalmente indifferente a queste restrizioni dei diritti ampiamente pubblicizzate all’estero”.

“Il motivo delle sanzioni è questo. È l’impotenza politica derivante dall’incapacità di cambiare il corso della Russia. Inoltre, una speranza per compensare le decisioni vergognose come la fuga codarda dall’Afghanistan”.

Medvedev, che attualmente è vicepresidente del Consiglio di sicurezza, ha aggiunto: “Questi incredibili divieti non cambieranno nulla, ovviamente. Anche le persone ignoranti del Dipartimento di Stato lo sanno”.

L’ex presidente ha poi confrontato l’incursione in Ucraina con l’operazione militare russa in Georgia nel 2008. 

“L’operazione militare sarà condotta per intero, fino a quando non saranno raggiunti tutti gli obiettivi che il presidente della Russia si è prefissato, né più né meno. Come era in una situazione simile nel 2008″. 

Ha sostenuto che questa mossa delle nazioni occidentali aumenterebbe ulteriormente il sostegno che il governo russo ha attualmente. 

Complimenti ai nostri partner USA e UE: niente consolida le autorità, le élite al potere e, in gran parte, i cittadini del nostro paese più del loro amore per gli europei e gli americani”.

Medvedev ha anche minacciato di nazionalizzare i beni che le società straniere detenevano all’interno della Russia e ha affermato che le sanzioni hanno dato alla Russia una “buona ragione” per rivedere le sue relazioni diplomatiche con i paesi che le stanno imponendo. 

“Neanche le relazioni diplomatiche sono così necessarie. È ora di mettere un lucchetto alle ambasciate e limitare i contatti a guardarsi l’un l’altro attraverso il binocolo e i cannocchiali da puntamento.”

L’invasione della Russia è stata seguita da sanzioni radicali da parte delle nazioni occidentali, progettate per  danneggiare l’economia russa  e trasformare il presidente Vladimir Putin in un “paria” internazionale.

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