Sisto (sottosegr. Giustizia): “Inappellabilità assoluzione? La Consulta si è espressa nel 2006”

AgenPress. Bisogna fare proposte chiare. Berlusconi come al solito ha il coraggio di dire le cose come stanno. Questa è una vecchia proposta. La Corte Costituzionale si è espressa sul tema nel 2006 quindi ne è passata di acqua sotto i ponti.

C’è un principio nel nostro processo che è quello del ragionevole dubbio, è evidente che se io sono stato assolto in primo grado o in appello non ci si può appellare a quella sentenza proprio per quel ragionevole dubbio. Il tempo cambia le cose. Oltretutto questo porterebbe più fiducia del cittadino nei confronti della giustizia. Questo eviterebbe anche la personalizzazione del processo. Senza dire che questo darebbe più rapidità ai processi, anche questo è un passaggio che non può essere ignorato.

Le assoluzioni saranno molto più meditate sapendo che non si potranno impugnare. Il processo tende ad accertare la verità processuale, non tende a condannare. Meglio un colpevole che non venga condannato piuttosto che un innocente che viene condannato. Il processo non è un’esercitazione bellica, se non entriamo in questa logica scambiamo il processo in un procedimento di punizione di un colpevole”.

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