Sisto: “Il cittadino ha il diritto di vedere un giudice diverso da chi lo accusa”

AgenPress. “La separazione delle carriere è già un principio costituzionale, nessuno intende sottoporre il Pm all’esecutivo questa è una storiellina che va rispedita al mittente. Non si tocca l’obbligatorietà dell’azione penale e non si tocca l’indipendenza, l’autonomia e l’indipendenza”.

Lo ha spiegato il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto a margine della 22esima edizione della rassegna Futuro Direzione Nord a Milano dove ha dialogato sul tema della riforma della Giustizia con il presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia.

“Dire che il cittadino ha il diritto a vedere un giudice diverso da chi lo accusa mi sembra che sia naturale – prosegue -. È legittima l’opinione di dissenso rispetto alle riforme perché è anche questo dissenso che crea la democrazia, è giusto che ci siano delle idee diverse. Bisogna però ricordare che la Costituzione stabilisce che i giudici sono soggetti solamente alla legge e disegna il percorso della separazione dei poteri prima che delle carriere”. Sisto ha spiegato che sulla riforma e sulla separazione delle carriere il governo andrà avanti perché su questo “ci siamo impegnati e gli italiani ci hanno dato fiducia e quindi è giusto rispondere su questo programma, inoltre è una riforma scritta per i cittadini e non punitiva, nessuno vuole punire nessuno”.

“Il dialogo con l’Anm credo che non sia mai mancato, ci può e ci deve essere un dibattito – ha concluso – ma poi sui provvedimenti quando arrivano in Parlamento non ci devono essere turbative”.

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