Londra. Re Carlo III, “sono qui per servire non per essere servito”

AgenPressRe Carlo ha letto una preghiera ad alta voce, diventando il primo monarca a farlo durante un’incoronazione. Segue il Gloria dalla Messa a quattro voci del compositore rinascimentale William Byrd.

Si è inginocchiato davanti all’altare e ha offerto una preghiera, dicendo: “Dio di compassione e di misericordia, il cui Figlio non è stato mandato per essere servito ma per servire, concedi la grazia affinché io possa trovare nel tuo servizio la perfetta libertà e in quella libertà la conoscenza della tua verità. Concedi che io possa essere una benedizione per tutti i tuoi figli, di ogni fede e credenza, affinché insieme possiamo scoprire le vie della dolcezza ed essere condotti sui sentieri della pace; per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore. Amen”.

“Sono qui per servire non per essere servito”: è la formula rituale con cui re Carlo, ha risposto, invocando l’esempio “del Re dei Re”, Gesù Cristo, ha risposto al bambino del coro dell’abbazia di Westminster che lo ha accolto per la solenne liturgia dell’incoronazione. E’ stato quindi l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, primate della Chiesa anglicana e officiante chiamato a presiedere il rito, a introdurre la cerimonia religiosa con una breve preghiera accompagnato a un appello alla fraternità cristiana, al sostegno reciproco tra i fedeli e tra tutte le persone di buona volontà.

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