AgenPress – Il ministero della Sanità palestinese ha dichiarato che un ragazzo di 15 anni è stato ucciso lunedì dal fuoco israeliano durante un raid dell’esercito nella Cisgiordania occupata. La sparatoria è avvenuta mentre migliaia di israeliani guidati da almeno sette ministri del governo hanno marciato verso un insediamento evacuato nel territorio.
La marcia è stata un segnale di sfida che il governo israeliano più di destra della storia è determinato ad accelerare la costruzione di insediamenti nelle terre occupate nonostante l’opposizione internazionale. Rappresenta anche un nuovo test per le forze di sicurezza israeliane dopo giorni di disordini alimentati dalle tensioni su un conteso luogo sacro di Gerusalemme.
La polizia e le forze armate israeliane sono state dispiegate nel nord della Cisgiordania – teatro di frequenti tensioni negli ultimi mesi – per mettere in sicurezza la marcia, che arriva dopo giorni di combattimenti a Gerusalemme e lungo i fronti settentrionale e meridionale di Israele.
La manifestazione si è aggiunta all’atmosfera già infiammabile a Gerusalemme e nella Cisgiordania occupata che ha accompagnato la sovrapposizione delle principali festività ebraiche e musulmane. Le tensioni tra israeliani e palestinesi hanno raggiunto livelli febbrili nelle ultime settimane intorno al santuario di Gerusalemme.
L’esercito israeliano ha detto che le sue truppe stavano operando nel campo profughi di Aqabat Jaber vicino a Gerico, in Cisgiordania. Il ministero della Sanità palestinese ha dichiarato che il quindicenne Mohammed Balhan è stato ucciso dal fuoco dell’esercito.
L’esercito non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento sull’incidente.
La marcia verso Eviatar, un avamposto di insediamento non autorizzato nel nord della Cisgiordania che è stato evacuato dal precedente governo israeliano nel 2021, era guidata da coloni ebrei ultranazionalisti dalla linea dura. Gli organizzatori chiedono il ripristino e la legalizzazione dell’insediamento.
