AgenPress – L’esercito brasiliano ha impedito stanotte alla polizia l’ingresso a Brasilia nell’area dove sono accampati molti seguaci dell’ex presidente Jair Bolsonaro che ieri hanno assaltato e devastato il Parlamento, la sede del Governo e la Corte suprema di giustizia. Secondo la pagina online del quotidiano Folha de S. Paulo, i militari hanno sbarrato la strada agli agenti che volevano entrare nella zona dove sono accampati gli autori dell’attacco con carri armati. Diversi veicoli della polizia, aggiunge il giornale, erano giunti all’ingresso della zona che si trova davanti al quartier generale dell’esercito, ma sono stati fermati. Di fronte a questa situazione, le autorità locali hanno organizzato una riunione con responsabili militari, a cui partecipa anche Ricardo Capelli, designato dal presidente Luiz Inacio Lula da Silva come responsabile dell’intervento del governo federale nel distretto di Brasilia. Si deve ricordare che il quartier generale dell’esercito si trova nel Settore militare urbano (Smu), area di responsabilità esclusiva militare.
Carlos Alexandre de Souza, redattore politico del quotidiano Correio Braziliense, ha affermato che gli agenti hanno tentato di tenere la folla lontana dagli edifici del governo federale e impedire loro di “distruggere tutto”.
Ma dice al programma Today di BBC Radio 4 che la polizia sta ancora lavorando per tenere le persone lontane dagli edifici che sono stati attaccati, poiché molti tentano di vedere i danni che sono stati inflitti.
“La polizia locale ha impiegato troppo tempo per controllare la situazione, e da allora ci sono state molte conseguenze”.