Isw. Con il pretesto della “bomba sporca”, Mosca vuole stop ad aiuti a Kiev. E’ Putin che potrebbe farlo

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AgenPress – Il 23 ottobre il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha probabilmente cercato di rallentare o sospendere gli aiuti militari occidentali all’Ucraina e possibilmente indebolire l’alleanza della NATO con chiamate allarmanti con diversi ministri della difesa della NATO. Shoigu ha chiamato separatamente i suoi omologhi da Francia, Turchia, Regno Unito, e gli Stati Uniti il ​​23 ottobre, sostenendo che l’Ucraina si sta preparando a condurre un attacco sotto falsa bandiera utilizzando una bomba sporca (un esplosivo convenzionale intrecciato con materiale radioattivo che non è un’arma nucleare) per accusare la Russia di utilizzare armi di distruzione di massa.

Lo riporta nel suo rapporto odierno sull’Ucraina l’Istituto americano per lo studio della guerra (Isw).

I media statali russi hanno amplificato questa falsa e ridicola affermazione. I rapporti del Ministero della Difesa russo sulle chiamate contengono lievi differenze; affermano che Shoigu ha discusso di una presunta “tendenza costante verso un’ulteriore e incontrollata escalation” in Ucraina nella telefonata con la sua controparte francese; ha discusso della “situazione in Ucraina” e ha affermato false che l’Ucraina si sta preparando a usare una bomba sporca nelle sue telefonate con Regno Unito, Francia e Turchia; e ha semplicemente discusso della situazione in Ucraina senza fare riferimento a una bomba sporca nella sua conversazione con il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin. 

Shoigu ha parlato per l’ultima volta con il segretario Austin il 21 ottobre. Rappresentanti di Stati Uniti, Regno Unito e Ucraina hanno categoricamente negato e condannato le false accuse di Shoigu e il segretario americano Austin ha chiamato il suo omologo britannico, Ben Wallace, in seguito alle chiamate con Shoigu.

È improbabile che le parole di Shoigu facciano presagire un attacco radiottivo russo contro uno o più grandi centri abitati ucraini o infrastrutture critiche nella speranza di indurre Kiev alla capitolazione o costringere l’Occidente a tagliare gli aiuti all’Ucraina, conclude il rapporto secondo cui è altrettanto improbabile che il Cremlino prepari un attacco usando “bombe sporche” sotto falsa bandiera.

“Nessuno si lascerebbe ingannare” se Mosca intensificasse il conflitto in Ucraina utilizzando il pretesto dell’uso da parte di Kiev di una “bomba sporca” menzionata dal governo russo: hanno dichiarato oggi in una nota congiunta Parigi, Londra e Washington. I ministri degli Esteri francese, britannico e americano “respingono le accuse palesemente false della Russia secondo cui l’Ucraina si starebbe preparando a usare una bomba sporca sul proprio territorio”. Gli ucraini e l’Occidente sospettano che la Russia sia pronta a far esplodere essa stessa una “bomba sporca” per giustificare un’escalation militare.

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