AgenPress – Sono 24 i Paesi che hanno votato contro la sospensione della Russia dal Consiglio dei diritti umani. Oltre alla Cina, che si è allineata a Mosca, tra i contrari ci sono: Siria, Corea del nord, Iran, Cuba, Kazakistan, Bielorussia, Bolivia, Congo, Algeria, Eritrea, Etiopia, Mali, Nicaragua, Burundi, Centrafrica, Gabon, Lao, Kyrgyzstan, Tajikistan, Uzbekistan, Vietnam e Zimbabwe. Tra i 58 astenuti tanti Paesi africani, tra cui Sudafrica, Egitto e Senegal, ma anche Pakistan, Brasile, Messico, India, Iraq e Giordania. In molti casi la posizione degli astenuti è che la decisione di sospendere la Russia è prematura e pregiudicherebbe il lavoro della commissione di inchiesta dell’Onu. Alcuni Paesi invece non hanno votato: il Venezuela aveva annunciato il suo no, poi non si è espressa.
“Il dialogo e il negoziato sono l’unica via per uscire dalla crisi in Ucraina. Ci opponiamo fermamente alla politicizzazione delle questioni relative ai diritti umani”, ha detto l’ambasciatore cinese all’Onu, Zhang Jun, dopo il voto sulla sospensione della Russia dal Consiglio dei diritti umani. Pechino è tra i Paesi che ha votato no. “Questa risoluzione non è stata redatta in modo aperto e trasparente”, ha aggiunto, sottolineando che la mossa “aggrava le divisioni tra gli Stati membri, aggiunge benzina al fuoco, e non aiuta i colloqui di pace”.