Miliardi di animali nel mondo e anche in Italia vivono in gabbia prima di essere uccisi

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Agenpress – In tutto il mondo miliardi di animali sono costretti a trascorre la propria vita in gabbie strettissime. Stiamo parlando di scrofe, galline, vitelli, conigli, anatre e quaglie, tutti vittime della crudeltà di una vita, o parte di essa, privata della libertà di muoversi ed esprimere i più basici comportamenti naturali.

Le scrofe sono obbligate ad allattare i loro suinetti tra le sbarre delle cosiddette gabbie “di allattamento”, i conigli e le quaglie vivono tutta la loro esistenza in gabbie di filo metallico, e i pochissimi arricchimenti di cui sono dotate le gabbie “arricchite” non rendono la vita delle galline molto migliori. I vitelli trascorrono le prime 8 settimane della loro vita in box singoli, mentre anatre e oche subiscono la pratica dell’alimentazione forzata per produrre foie gras chiuse in gabbia nelle ultime due settimane della loro vita.

Simbolo per definizione dell’allevamenti intensivo, le gabbie fanno sì che gli animali che vi sono costretti conoscano solo sofferenza e privazione. La loro non è una vita degna di essere vissuta.

Di tutti i terribili sistemi usati per controllare gli animali, la gabbia è uno dei peggiori: solo in Europa, oltre 300 milioni di animali da allevamento vivono allevati in gabbie ogni anno. Siamo nel 21°secolo: non dovremmo vivere in tempi bui eppure in alcuni casi quest’epoca è più oscura di altre. È giunto il momento che la zootecnia si evolva e introducano sistemi alternativi di allevamento.

Il momento di dire basta alle gabbie è arrivato, in nome del diritto degli animali a vivere almeno una vita degna, in sistemi più rispettosi del loro benessere.

L’Italia è al 17/o posto nella classifica europea per la quantità di animali allevati in gabbia, con oltre 45 milioni su un totale europeo di più di 300 milioni. Lo rende noto la Coalizione italiana End the Cage Age che invita i cittadini a twittare ai ministri competenti,della Salute Speranza e delle Politiche Agricole Bellanova, perchè si impegnino ad avviare la transizione a sistemi senza gabbie sia in Italia che nell’Unione Europea. Il ministro Speranza ha già dichiarato la propria disponibilità ad aprire un dialogo sulla transizione a sistemi senza gabbia per le scrofe, mentre finora, riferisce la Coalizione, nessun segnale di apertura al dialogo è stato ricevuto dalle associazioni da parte della ministra Bellanova.

La Coalizione invita i cittadini a twittare ai due ministri ricordando che in Italia la quasi totalità di scrofe, conigli e quaglie, così come il 62% delle galline sono allevati ancora in gabbia. “La dismissione delle gabbie dagli allevamenti è urgente perché risponde a una sempre più pressante istanza etica di milioni di cittadini europei ed è coerente con la rinnovata e crescente attenzione anche a livello europeo per il benessere animale e la sostenibilità, così come tracciato nel Green Deal”, hanno dichiarato le associazioni, che aggiungono: “Far uscire dall’invisibilità le sofferenze di decine di milioni di animali è un dovere etico di ogni Paese civile e democratico e ci auguriamo che i nostri Ministri avviino al più presto il dibattito pubblico per una transizione verso sistemi senza gabbie, per far sì che l’Italia non resti indietro in questa battaglia di civiltà in difesa degli animali, ma divenga rapidamente tra i Paesi europei all’avanguardia”.

L’Iniziativa dei Cittadini Europei End the Cage Age, spiega la coalizione in una nota, “è uno strumento ufficiale e unico previsto dall’Unione Europea per influenzare i decisori politici, e prevede la raccolta di almeno un milione di firme nell’arco di un anno per poter essere ammessa. Ogni firma viene verificata attraverso uno specifico processo dagli Stati Membri”. Raccolte più di un milione e mezzo di firme che sono ancora in corso di validazione in tutti gli Stati Membri. “Quando le firme di tutti i Paesi saranno validate, verranno consegnate alla Commissione Europea, che potrà pronunciarsi positivamente o negativamente sulla richiesta, eventualmente avviando un processo legislativo in favore della dismissione delle gabbie. L’Iniziativa End the Cage Age – conclude la nota – è stata il frutto del coordinamento di oltre 170 organizzazioni ambientaliste, di protezione animale e dei consumatori in tutta Europa, 20 in Italia”.

 

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