Europee. Meloni capolista in tutte le liste. “Sulla scheda scrivete solo Giorgia. Sono una del popolo. Italia protagonista”

AgenPress – “Chiedo agli italiani di scrivere il mio nome, ma il mio nome di battesimo” alle europee. Sono fiera che la maggior parte dei cittadini che si rivolge a me mi chiami Giorgia. Io sono stata derisa per anni per le mie radici popolari, mi hanno chiamata pesciarola, borgatara…perché loro sono colti… Ma io sono fiera di essere una persona del popolo. Se volete dirmi che ancora credete in me scrivete sulla scheda Giorgia, perché io sono e sarò sempre una di voi. Il potere non mi cambierà, il palazzo non mi isolerà. Ho bisogno di sapere ancora una volta che ne vale la pena”.

Lo ha detto Giorgia Meloni annunciando  ufficialmente la sua candidatura alle elezioni europee nell’intervento di chiusura della conferenza programmatica di Fratelli d’Italia a Pescara.

“Ho deciso di scendere in campo per guidare le liste di Fratelli d’Italia in tutte le circoscrizioni elettorali, se sopravvivo. Non toglierò un solo minuto all’attività di governo per fare campagna elettorale: il mio compito è risolvere i problemi della Nazione e questo intendo farlo anche in campagna elettorale. Siccome non sono la segretaria del Pd confido che il partito farà del suo meglio per darmi una mano”.

 “Quando noi diciamo ‘mai con la sinistra’ non stiamo utilizzando uno slogan buono da campagna elettorale ma da buttare il giorno dopo, parliamo di qualcosa che è nel nostro Dna. Vale a Roma e vale a Bruxelles, non ci interessa stare con tutti o dove stanno tutti – ha spiegato Meloni -. “Vogliamo fare in Europa quello che abbiamo fatto in Italia il 25 settembre del 2022, mandando finalmente la sinistra all’opposizione anche in Europa. È una impresa difficile ma possibile, dobbiamo tentare. Sarebbe una rivoluzione. Vogliamo portare il modello italiano”.

“Quando noi diciamo ‘mai con la sinistra’ non stiamo utilizzando uno slogan buono da campagna elettorale ma da buttare il giorno dopo, parliamo di qualcosa che è nel nostro dna. Vale a Roma e vale a Bruxelles, non ci interessa stare con tutti o dove stanno tutti”.

“In queste settimane c’è chi sta confondendo i piani tra la maggioranza in parlamento europeo e la commissione” per “insinuare una sorta di nostra presunta disponibilità ad allearci con i socialisti”, ha premesso Meloni. “Non ci interessa stare con tutti, staremo solo dove le nostre idee si possono realizzare”.

“Difenderemo anche in Ue le nostre eccellenze, i nostri confini, la nostra identità.  Anche stavolta ci diranno che siamo dei pazzi che è una sfida impossibile da vincere. Ci hanno dato tante volte per sconfitti, ci hanno detto che eravamo destinati scomparire. Lasciateglielo dire. Mentre si crogioleranno in questa loro rassicurante speranza noi continueremo a lavorare come sempre fatto e chissà se anche stavolta riusciremo a smentire i pronostici. E’ arrivato il momento di alzare la posta, cambiamo anche l’Europa”.

“L’Italia è tornata protagonista in Occidente, in Europa, nel Mediterraneo dopo gli anni del servilismo di certa sinistra, dopo gli anni del cerchiobottismo dei 5 Stelle. E’ tornata l’Italia che rispetta i suoi impegni internazionali, che viene guardata con rispetto perché ha il coraggio di prendere decisioni giuste anche quando quelle decisioni possono essere impopolari. Come quella di sostenere il popolo ucraino che combatte per la propria libertà contro l’imperialismo neo sovietico di Vladimir Putin”.

“Qualcuno tenterà di impostare il dibattito tra un presunto europeismo della sinistra e un antieuropeismo della destra, ma noi non abbiamo mai professato l’antieuropeismo e non prendiamo lezioni di europeismo dagli eredi dell’Unione Sovietica, che oggi vogliono riformare i trattati per avere un’Europa federale”, che si tradurrebbe nel “trasferire più competenze dai Paesi alla Commissione europea”, ha detto ancora.

 

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