50 europarlamentari propongono emendamento per l’istituzione dell’infrastruttura europea per la salute come bene pubblico

ForumDD: “Ci auguriamo che il Parlamento europeo non perda questa sfida”


AgenPress. Il Forum Disuguaglianze e Diversità si congratula per il sostegno di un gruppo di cinquanta europarlamentari di diversi partiti che hanno firmato un importante emendamento al regolamento della legislazione farmaceutica europea. L’emendamento rilancia la creazione di un’infrastruttura pubblica per farmaci, vaccini e ricerca biomedica, proposta che ForumDD sostiene già da prima della pandemia. Dopo essere stato in un primo momento accantonato dal compromesso raggiunto in commissione ENVI, adesso, grazie alla determinazione di un gruppo di europarlamentari, l’articolo 40a che istituisce la European Medicines Facility torna in campo e verrà sottoposto al voto durante la seduta plenaria del 10 e dell’11 aprile quando a Bruxelles gli europarlamentari si esprimeranno in merito ai rapporti sulle proposte di direttiva e di regolamento per la revisione della legislazione farmaceutica europea. Questa è un’occasione unica per perseguire quelle scelte decise che possono ricostruire la fiducia della società nell’Unione Europea.

Primi firmatari dell’emendamento gli europarlamentari italiani del gruppo dei Socialisti e Democratici Alessandra Moretti, Brando Benifei e Patrizia Toia, seguiti da un consistente gruppo di eurodeputati di diverse nazionalità, tra i quali molti socialisti ma anche diversi esponenti dei gruppi della Sinistra, dei Verdi, dei liberali di Renew, dei non iscritti, una esponente del Partito popolare europeo, a testimonianza del consenso trasversale che la proposta può raccogliere.

La European Medicines Facility, un “CERN della salute”, è proposta come un’infrastruttura in grado di affermare le priorità sanitarie dell’UE nell’interesse pubblico e di indirizzare la ricerca e lo sviluppo di farmaci, in particolare quelli non abbastanza sviluppati dall’industria farmaceutica privata o i cui prezzi sono insostenibili. Non uno strumento contrapposto all’industria farmaceutica, che potrà beneficiare di numerosi incentivi confermati dal compromesso raggiunto in commissione ENVI, ma un soggetto autonomo nell’interesse pubblico.

Questa proposta va ben oltre l’incerta strada rimasta aperta con l’emendamento di compromesso che propone di rendere l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Health Emergency Preparedness and Response Authority – HERA), una struttura autonoma indipendente dalla Commissione e sotto la direzione del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (European Centre for Disease Prevention and Control – ECDC).

La proposta di creare un’infrastruttura pubblica per farmaci, vaccini e ricerca biomedica ha da tempo raccolto il sostegno di numerosi esponenti del mondo scientifico, tra i quali Silvio Garattini e Giuseppe Remuzzi, presidente e direttore scientifico dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, delle già ministre della salute Rosy Bindi Giulia Grillo, dei Premi Nobel Amartya Sen, Barry Barish e Giorgio Parisi, che hanno firmato insieme a migliaia di ricercatori, medici e cittadini la petizione lanciata dal ForumDD nel 2022 a sostegno dell’infrastruttura. Ampio anche il consenso tra organizzazioni internazionali che lavorano in difesa della salute pubblica.

È incoraggiante che un gruppo nutrito di europarlamentari condivida l’utilità di una infrastruttura pubblica per i farmaci, la cui approvazione rappresenterebbe un enorme passo avanti nella costruzione di un’Europa della salute bene comune”, dichiara Massimo Florio dell’Università Statale di Milano e membro del Forum Disuguaglianze e Diversità. “L’iniziativa dei cinquanta europarlamentari dimostra che si tratta di un obiettivo realizzabile, oltre che un tassello irrinunciabile per la costruzione di un’Europa più giusta. Ci auguriamo che il Parlamento europeo non manchi l’opportunità di un nuovo approccio per affrontare la sfida dei bisogni medici insoddisfatti”.

Riflettori puntati quindi sul voto finale della plenaria dell’europarlamento il 10 e l’11 Aprile. Se ne parlerà poi anche negli oltre 80 incontri del “Viaggio in Italia con la testa in Europa” che il ForumDD ha organizzato per presentare il libro “Quale Europa. Capire, discutere, scegliere”, pubblicato a fine marzo da Donzelli, che dedica un capitolo specifico al tema della salute come bene pubblico europeo.

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