Myanmar: misure restrittive Ue rinnovate per un ulteriore anno

AgenPress. Il Consiglio ha prorogato oggi di un anno, fino al 30 aprile 2025 , le misure restrittive dell’UE in considerazione della situazione in Myanmar. La decisione è stata presa sulla base della revisione annuale delle misure restrittive e in considerazione del perdurare della grave situazione in Myanmar, che comprende azioni che compromettono la democrazia e gravi violazioni dei diritti umani

Attualmente le misure restrittive si applicano a un totale di 103 persone e 21 entità .

Coloro che rientrano nel regime sanzionatorio sono soggetti al congelamento dei beni ed è vietata la fornitura di fondi o risorse economiche , direttamente o indirettamente, a loro o a loro vantaggio . Inoltre per le persone fisiche elencate vale il divieto di viaggio verso l’UE.

Restano in vigore altre misure restrittive dell’UE: l’ embargo su armi e attrezzature e le restrizioni all’esportazione di attrezzature per il monitoraggio delle comunicazioni che potrebbero essere utilizzate per la repressione interna , il divieto di esportazione di beni a duplice uso destinati all’esercito e alla polizia di frontiera, e il divieto di addestramento militare e cooperazione con le forze armate del Myanmar (Tatmadaw).

Le misure restrittive dell’UE si aggiungono alla sospensione dell’assistenza finanziaria dell’UE destinata direttamente al governo e al congelamento di tutta l’assistenza dell’UE che potrebbe essere vista come una legittimazione della giunta.

L’UE rinnova la sua condanna nei termini più forti possibili nei confronti del colpo di stato militare e delle sue conseguenze, e resta profondamente preoccupata per la continua escalation di violenza e l’evoluzione verso un conflitto prolungato nel paese.

Le azioni repressive dell’esercito birmano, caratterizzate dall’uso di violenza indiscriminata contro la propria popolazione, rappresentano una grave violazione dei diritti umani fondamentali e un palese disprezzo per i principi di giustizia e umanità.

L’UE riafferma il suo fermo impegno nei confronti del popolo del Myanmar nella sua ricerca di un futuro libero, pacifico e democratico.

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