Specializzazioni dei medici veterinari e dirigenti sanitari. Ancora vuoto strategico e discriminazioni per noi, figli di un dio minore

AgenPress. Il  percorso di formazione specialistica è essenziale per i ruoli del Servizio sanitario Nazionale, per questo da anni FVM  chiede al Ministero della salute, e ai Governi che si sono succeduti, di equiparare il personale medico veterinario e delle altre professioni sanitarie (biologi, farmacisti, psicologi,  chimici, fisici, ingegneri biomedici e clinici) a quello medico chirurgo che beneficia di borse di studio per tutto l’arco del corso di specializzazione mentre i medici veterinari e le altre professionalità ne sono privi e devono sostenere di persona il costo della specializzazione.

Non occorre trovare ulteriore copertura economica, semplicemente sarebbe più che sufficiente utilizzare le risorse che annualmente si accantonano in quanto alcune migliaia di borse di studio riservate ai medici chirurghi non hanno pretendenti e vanno sprecate.

Si tratta quindi sostanzialmente di un problema normativo e di regolamentazione che richiede solo convergenza di intenti e volontà politica, oggi non ancora manifestata.

Attivare borse di studio per i medici veterinari e per le altre professioni sanitarie offre inoltre l’opportunità di inserire nel SSN personale disponibile a progressivi carichi di lavoro e responsabilità che, attraverso un nuovo modello di rapporto di formazione/lavoro, consentirebbe a tutti i futuri professionisti della sanità di acquisire competenze operative di indubbia qualità dando un sostanziale contributo alle attività istituzionali delle ASL e conseguentemente delle Regioni.

Medici veterinari, farmacisti, psicologi, biologi etc., oltre a sostenere le loro specializzazioni a proprie spese, spesso non hanno accesso a esperienze formative nelle Aziende sanitarie e ospedaliere, IRCSS e IZS e non entrano “in squadra” in modo funzionale ma seguono studi essenzialmente accademici che necessitano di una successiva e dispendiosa integrazione col contesto lavorativo.

Per tutte queste ragioni, FVM sostiene la manifestazione nazionale di sabato 23 marzo organizzata a Roma a Piazza Santi Apostoli, dalle 11 alle 13 indetta da diverse associazioni delle professioni sanitarie non mediche e chiede al Governo e alle Regioni di ascoltare le richieste di queste nuove risorse per il settore.

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