AgenPress – I gruppi di opposizioni stanno intervenendo in Commissione Affari costituzionali della Camera, impegnata nel voto degli emendamenti al ddl sull’autonomia differenziata, ribadendo la critica sulla “forzatura” avvenuta ieri con la ripetizione del voto di un emendamento di M5s, ma sottolineando l’intenzione di evitare “l’Aventino”.
Contestano il resoconto sommario della seduta di ieri, risollevando cosรฌ le critiche mosse ieri alla conduzione del presidente Nazario Pagano. “Sul resoconto – ha detto Alfonso Colucci – รจ riportato che sull’emendamento 1.34 lei ha chiesto se qualcuno volesse intervenire prima di porlo in votazione, ma non corrisponde alla realtร dei fatti. Lei ha prima posto in votazione l’emendamento e solo dopo ha chiesto se qualcuno volesse intervenire, valutando che in quel momento potessero mancare alcuni deputati della maggioranza”.
Anche Maria Elena Boschi (Iv) e Simona Bonafรฉ (Pd) hanno chiesto di certificare la contrarietร delle opposizioni a come รจ stato redatto il resoconto. “Ho capito, non volete votare gli emendamenti” ha commentato Pagano. E’ poi intervenuto Alessandro Urzรฌ, capogruppo in Commissione di Fdi e relatore all’Autonomia: “sottintendere che ci sia una volontร politica nella redazione dei resoconti, significa porre in discussione la terzietร del personale, una cosa del tutto gratuita. Quasi si sottintendesse che di notte qualcuno andasse a scrivere i verbali, cosa che non avviene in nessuna parte del mondo”.
Nelle scorse 24 ore sul testo di legge sull’autonomia differenziata delle Regioni, il centrodestra aveva cercato di accelerare i tempi, ma mercoledรฌ รจ arrivato un imprevisto: durante la votazione su un emendamento di Carmela Auriemma (M5s), che prevedeva di cancellare la parola “autonomia” dal primo articolo, i voti a favore sono stati dieci e quelli contrari solo sette. La maggioranza รจ andata sotto e le opposizioni hanno vinto.
Infatti, in quel momento erano assenti moltissimi esponenti del centrodestra, soprattutto della Lega. Venerdรฌย perรฒ la il centrodestra ha โrimediato’, ripetendo la votazione e sostenendo che quella precedete non era valida. La minoranza, in protesta, ha lasciato la commissione e non ha partecipato al voto.
Il punto dello scontro era tecnico. Il centrodestra da subito ha sostenuto che il voto in realtร non fosse valido, perchรฉ il presidente della commissione (Nazario Pagano, di Forza Italia) non l’ha proclamato. Al momento della votazione, infatti, l’opposizione ha esultato, mentre Pagano non ha ufficializzato il risultato e non ha dichiarata chiusa la votazione: ha continuato a portare avanti i lavori, sospendendo la seduta poco dopo. Gli esponenti della minoranza sostengono che questa sia stata una palese violazione del regolamento, anche perchรฉ era presente un segretario che ha contato i voti.
Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha tentato una mediazione ma in Commissione Affari costituzionali il centrodestra ha proceduto a ripetere la votazione di un emendamento giร votato mercoledรฌ ma il cui esito non era stato proclamato, creando caos e contestazioni tra le opposizioni.