Ladispoli. Il leone Kimba catturato e riportato in gabbia nel circo. Indagini in corso della Procura

AgenPress –  Indagini per accertare se la gabbia dove era richiuso il leone Kimba, che ieri per alcune ore ha seminato il panico nelle strade di Ladispoli, centro del litorale laziale, sia stata dolosamente aperta da qualcuno. È quanto dovranno verificare le forze dell’ordine intervenute sabato pomeriggio e impegnate in una vera propria caccia al leone terminata sono nella tarda serata con la cattura  dopo sette ore di caccia.

L’animale aveva seminato il panico tra i residenti della zona dopo essere riuscito a uscire dalla gabbia del circo Rony Roller per motivi ancora sconosciuti. Il felino è stato cercato intensamente, e solo in tarda serata è stato immobilizzato e successivamente ricondotto nel circo.

La situazione ha generato polemiche tra i residenti, che hanno accusato il Comune di non aver preso tutte le misure di sicurezza necessarie per evitare rischi simili. Il sindaco, Alessandro Grando, ha risposto alle critiche sottolineando che non ha autorizzato direttamente il circo con gli animali e che, purtroppo, non possono vietare la presenza di circhi del genere nella città a meno che non cambino le norme vigenti. Nel 2017, un tentativo di vietare la presenza di circhi con animali a Ladispoli si è concluso con una sconfitta legale, costringendo il Comune a permettere ancora tali eventi. Grando ha promesso ulteriori informazioni non appena disponibili e ha sottolineato che la situazione è ora nelle mani dei pubblici ministeri di Civitavecchia per ulteriori indagini.

Su Facebook ha scritto: “Spero che questo episodio possa smuovere qualche coscienza, e che finalmente si possa mettere la parola fine allo sfruttamento degli animali nei circhi”.

Su quanto avvenuto la Procura di Civitavecchia potrebbe avviare un vero e proprio fascicolo d’indagine dopo l’invio delle informative da parte di polizia e carabinieri.

Gli animalisti dell’Oipa tornano “ad auspicare l’introduzione di una legge che vieti i circhi con gli animali, anche nel rispetto del nuovo articolo 9 della Costituzione che “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.

 

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