Migranti, Tardino (Lega), a dieci anni da tragedia Lampedusa, da Ue solo belle parole. Fermare le partenze

AgenPress. “Qualcuno in Ue ha il coraggio di strumentalizzare la strage di Lampedusa in cui dieci anni fa annegarono 368 migranti ed è un atto vile. Quella tragedia è servita, in questi dieci anni, per costruire un castello mediatico, di buonismo, di perbenismo, di belle parole dietro le quali si nascondono, nemmeno tanto velatamente, grandi business internazionali e affari criminali con i quali l’Europa molto spesso è connivente.

Dopo 10 anni, nulla si è fatto per evitare altre morti, ma anzi con il concorso omissivo di molti in Ue si è reso il nostro mare il più grande cimitero d’Europa. Aiutiamo veramente chi sogna una vita migliore a casa propria, mettiamoli nelle condizioni di non scappare da nessuna guerra, di venire in Europa legalmente.

Serve bloccare i flussi irregolari e quelle Ong che agevolano il traffico di esseri umani. Fermare le partenze significa fermare le morti in mare. Se avete a cuore le istituzioni europee, aiutiamo Lampedusa a essere parte d’Europa a pieno titolo e non solo il confine più lontano in cui relegare ciò che qui, nel vostro cuore europeo, non volete”.

Così Annalisa Tardino, europarlamentare della Lega, nel suo intervento durante la sessione plenaria, nella commemorazione della tragedia di Lampedusa.

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