4 consigli per scegliere un microscopio ottico

AgenPress. Anni fa, un microscopio ottico si poteva vedere solo nei laboratori e nelle serie TV poliziesche. Oggi, il progresso e le nuove tecnologie permettono di acquistare microscopi da tenere in casa per coltivare le proprie passioni o per motivi di studio e lavoro.

Comprarne uno è davvero semplice e puoi trovare il microscopio ottico che fa al caso tuo su siti come RS. Prima di procedere, però, è bene approfondire l’argomento per assicurarsi di acquistare il modello più adatto alle proprie esigenze.

Qui di seguito trovi quattro aspetti da tenere in considerazione durante l’acquisto di un microscopio ottico (e non solo).

Microscopio ottico o digitale?

Per prima cosa, bisogna assicurarsi di avere bisogno proprio di un microscopio ottico. I microscopi digitali utilizzano una fotocamera come obiettivo, i microscopi ottici, invece, sono più “tradizionali” e permettono di ingrandire gli oggetti esaminati grazie a un sistema di lenti.

I microscopi digitali permettono di ottenere immagini chiare da una moltitudine di angoli differenti. Spesso, queste vengono mostrate su un display e possono quindi essere esaminate da più persone contemporaneamente.

Tra gli svantaggi, questi strumenti di ultima generazione hanno un costo decisamente più elevato sia all’acquisto che di manutenzione e sono più complicati da usare rispetto a un classico microscopio ottico.

Il tipo di oculare

Abbiamo appena scoperto che esistono microscopi provvisti di schermo. Nella maggior parte dei casi, però, i microscopi mostrano le immagini ingrandite attraverso un oculare, cioè la parte dove si appoggia l’occhio per esaminare il vetrino sottostante.

Il microscopio ottico monoculare (con un solo oculare) è il modello più leggero e meno caro. Ciò lo rende l’acquisto ideale per gli studenti che lo usano saltuariamente e possono portarlo facilmente con sé a scuola o all’università.

Il microscopio binoculare presenta solitamente una struttura più ingombrante ed è stato sviluppato per ridurre l’affaticamento della vista e distribuire lo sforzo su entrambi gli occhi.

Esistono anche i microscopi trinoculari. Decisamente più professionali, questi strumenti sono muniti di due oculari per gli occhi più un terzo in cui è installata una telecamera per la registrazione di foto o video durante l’esame dei campioni.

L’ingrandimento

Senza entrare troppo nel dettaglio, l’ingrandimento è il rapporto tra le dimensioni originali dell’oggetto e quelle dell’immagine ottenuta. Questo valore viene espresso con dei numeri.

Ad esempio, la famosa foto della formica “carpentiere” è stata scattata dal naturalista Eugenijus Kavaliauskas nel 2022 con un ingrandimento di 5x.

Il microscopio stereoscopico è un microscopio ottico che permette di osservare fiori, minerali, fossili, oppure componenti elettronici e meccanici che non richiedono un ingrandimento eccessivo: solitamente intorno a 5x.

Esistono, poi, microscopi portatili con cui è possibile osservare superfici piane come metalli, carta, tessuti e permettono ingrandimenti che vanno da 10x fino a 100x.

Infine, i microscopi più comunemente utilizzati in laboratorio vengono chiamati “biologici” e vanno da 40x fino a 1000x. Un ingrandimento del genere permette di esaminare vetrini di materiale biologico (da qui deriva il nome), microrganismi e addirittura le cellule. Chiaramente, un microscopio del genere non è adatto a tutti e richiede maggiore competenza nell’utilizzo.

Le lenti del microscopio ottico

Durante l’acquisto di un microscopio è bene fare attenzione al materiale con cui sono stati realizzati gli elementi ottici.

Se hai bisogno di uno strumento professionale, controlla che il modello scelto abbia lenti in vetro ottico di alta qualità. Al contrario, se il microscopio ottico è destinato a un uso più amatoriale, si può pensare di acquistare un modello con lenti in plastica.

È affascinante pensare a come un oggetto inventato quasi cinque secoli fa sia ancora in uso ai giorni nostri. Se ti interessa approfondire la storia del microscopio ottico, clicca qui.

Infine, possiamo affermare che la scelta del microscopio da acquistare è strettamente legata all’uso che si intende farne.

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