Mariupol è sull’orlo di una “catastrofe umanitaria”, non c’è cibo, luce, acqua e riscaldamento

AgenPress –  “La città di Mariupol è sull’orlo di una catastrofe umanitaria”. E’ l’allarme del consiglio comunale della città ucraina secondo cui i beni di prima necessità stanno “diminuendo di giorno in giorno. La situazione è “critica” continua il comunicato del consiglio,  e con gli ingressi bloccati alla città, non c’è modo di consegnare cibo e acqua.

L’ospedale per la maternità e l’infanzia che è stato bombardato mercoledì –  ha provocato tre morti e 17 feriti – si trova a Mariupol.

L’attacco è avvenuto nonostante la Russia abbia accettato una pausa di 12 ore nelle ostilità per consentire ai rifugiati di evacuare un certo numero di paesi e città.

Il consiglio comunale ha pubblicato un video dell’ospedale devastato della città e ha accusato le forze russe di aver sganciato diverse bombe dall’aria.

“La distruzione è enorme”, ha detto il consiglio. “L’edificio della struttura medica dove sono stati curati di recente i bambini è completamente distrutto”.

Le aree residenziali sono state rase al suolo, un centro commerciale distrutto e un ospedale per la maternità attaccato. La città portuale meridionale ha utilizzato almeno una fossa comune per seppellire i morti.

Mariupol, una città di circa 400.000 abitanti, è stata sottoposta a giorni di pesanti bombardamenti.

La sua gente è pericolosamente a corto di cibo e acqua, afferma il vicesindaco della città Sergei Orlov, e “non c’è elettricità, nessuna fornitura d’acqua, nessun riscaldamento, nessun sistema sanitario”.

Le persone sono costrette a sciogliere la neve per bere e a tagliare la legna per cucinare e riscaldarsi a temperature sotto lo zero.

Mariupol è un obiettivo strategico chiave per la Russia. Occuparlo consentirebbe ai ribelli sostenuti dalla Russia nell’Ucraina orientale di unire le forze con le truppe in Crimea, la penisola meridionale annessa dalla Russia nel 2014.

 

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