Di Maio: pieno sostegno dall’Italia all’integrità dell’Ucraina. Tra 170 e 190 mila unità russe al confine

AgenPress – “Condanniamo la decisione di Mosca di inviare nei territori delle due repubbliche separatiste un contingente di truppe con sedicenti funzioni di ‘peace-keeping’. E’ un gesto che rischia di esacerbare una situazione già molto tesa”.

Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un’informativa al Senato sulla crisi attorno all’Ucraina.

“Si stima  una presenza russa lungo i confini con l’Ucraina tra 170 e 190 mila unità. La questione sul tavolo non può essere limitata a una mera disputa territoriale: ad essere in gioco non è solo il pur importante quadro di sicurezza europeo ma in discussione sono i nostri stessi valori fondamentali. Mostrarci arrendevoli oggi significherebbe pagare un prezzo molto caro domani. La nostra volontà di dialogo nella fermezza si basa proprio su questo convincimento”.

“Siamo impegnati al massimo nei canali multilaterali di dialogo. Riteniamo tuttavia che non possano esserci nuovi incontri bilaterali con i vertici russi finché non ci saranno segnali di allentamento della tensione, linea adottata nelle ultime ore anche dai nostri alleati e partner europei”.

Per il ministro degli Esteri, “in questa situazione, che potrebbe degenerare con gravissime conseguenze per la sicurezza del nostro continente, ritengo necessario continuare a compiere ogni sforzo possibile per preservare gli spiragli esistenti per una composizione pacifica della crisi. Dobbiamo evitare una guerra nel cuore dell’Europa. Come ha detto il presidente Draghi, ‘la via del dialogo resta essenziale'”. Tuttavia, “l’Italia respinge il tentativo russo di ristabilire nel continente europeo sfere di influenza”.

“L’Italia sta lavorando da mesi in ambito europeo e insieme agli Stati Uniti per adottare un impianto di possibili sanzioni di varia natura e intensità, che siano improntate a efficacia e fermezza nel segnalare a Mosca gli elevatissimi costi e le conseguenze che una sua offensiva recherebbe”, ha dichiarato Di Maio al Senato. “La posizione italiana nei confronti della Russia – ha sottolineato – è anche volta a preservare un giusto equilibrio fra le esigenze di deterrenza e fermezza e la disponibilità a un dialogo costruttivo e genuino, volto a negoziare seriamente temi di comune interesse, per disinnescare le tensioni”. “Per essere efficaci – ha detto ancora Di Maio – le sanzioni devono fungere da deterrente contro ulteriori azioni militari ed essere quindi sostenibili, proporzionate e graduali, e direttamente collegate a sviluppi concreti e oggettivi sul terreno”.

E ancora: “Sappiamo che i nostri imprenditori, dal 2014 ad oggi, hanno sofferto pesanti perdite come conseguenza delle sanzioni e lavoreremo per contenere il più possibile l’impatto sui nostri interessi strategici ed economici. Consapevoli di pagare un prezzo importante per la tutela di valori e principi comuni non negoziabili, siamo anche consci del valore deterrente delle misure restrittive volto a impedire che la Russia alimenti ulteriormente la tensione sul terreno. Ciò comporterebbe un prezzo ancora più alto per tutti gli attori in gioco”.

Infine, ha concluso il ministro degli Esteri, “abbiamo chiesto ai connazionali di lasciare immediatamente l’Ucraina con i mezzi commerciali disponibili. Ad ogni modo abbiamo deciso, in coordinamento con i nostri partner europei, di lasciare la nostra Ambasciata a Kiev pienamente operativa”.

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