Pandemia: iniziata la fase della convivenza, ne stiamo uscendo

AgenPress. Il Governo porrà la questione di fiducia sul decreto relativo all’obbligo vaccinale. Ma non si sa ancora quando.
“E’ iniziata la fase della convivenza, ne stiamo uscendo” afferma il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, e per quanto riguarda invece il prolungamento dello stato di emergenza, ritiene che siano “dibattiti nazionali da cui mi tengo fuori”, e aggiunge: “dico però come ho detto un mese fa che con questi dati la vedrei un po’ complicata rinnovare lo stato di emergenza dopo il 31 marzo e spero che si finisca”.
“Noi siamo sempre pronti”, dichiara Zaia, sull’ipotesi della quarta dose ai soggetti
Fragili: “Poi spero anche che finisca questa storia dei centri vaccinali e delle quinte, seste, settime dosi”.
Afferma il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti:”E’ giusto far finire il green pass quando i numeri della pandemia e il Cts ci diranno che il pericolo è finito, certamente non può essere una misura permanente”.
“Credo che la maggior parte dei cittadini italiani – aggiunge Toti -abbia compreso bene il significato del green pass, che ci ha consentito di fare un inverno tutto sommato accettabile e vivibile nonostante la pandemia. Diciamo tutti che le misure legate al green pass debbano cessare, dopodiché non credo si debba fare una corsa come sui 100 metri a farlo finire un’ora prima o un’ora dopo”.
Mentre il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, annuncia: “Da lunedì saremo bianchi”.
Secondo i dati forniti da Agenas è al 10% la percentuale di posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti covid, e ferma al 20% l’occupazione dei reparti di area non critica aggiornati al 21 febbraio. Ma per entrambi i parametri c’è una crescita in Calabria, dove raggiungono rispettivamente il 14% e 31%. A superare la soglia del 10% dei posti in intensiva sono 9 regioni.
Negli ultimi sette giorni, invece, spiega l’ Associazione ospedali pediatrici italiani (Aopi), per la prima volta da settimane, si assiste ad una netta discesa dei ricoveri di bambini e ragazzi da zero a 18 anni negli ospedali pediatrici italiani, pari a -30%.
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