Valerii (Censis): “Italia troppo cara, presto altre tende”

“Diminuiscono i giovani e la politica li abbandona. Così nasce la protesta dei fuorisede”


AgenPress.  “Per essere competitivi occorre tenere bassi i costi di produzione. Siccome a queste latitudini era molto più difficile agire su altri fattori, mi riferisco alla burocrazia ipertrofica e vessatoria o all’elevatissima pressione fiscale, si è pensato di agire esclusivamente sugli stipendi.

In questo modo, pur essendo cresciuto il valore del made in Italy, del nostro sistema produttivo, si è impoverito il Paese. Gli studenti che non riescono a pagare l’affitto sono soltanto una parte della crisi. Più tende per tutti”.

A dirlo il direttore del Censis Massimiliano Valerii, in un’intervista rilasciata al quotidiano L’Identità.

Allo stesso tempo, però, spiega come una classe dirigente, interessata solo al consenso, pensi più agli anziani che alle nuove generazioni. “Il loro problema – spiega – è che sono pochi. Ciò significa che hanno una scarsa capacità di rappresentare i loro interessi e di incidere politicamente. Ecco perché per far sentire la loro voce devono ricorrere a manifestazioni come quella dei fuorisede”.

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