AgenPress. Sul tema migranti “si va verso lo stato di emergenza” – annuncia il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – “i flussi si sono bloccati negli ultimi giorni solo per il maltempo, ma riprenderanno con intensità nelle prossime settimane. Per limitarli è necessario intervenire sugli Stati di partenza e, tra questi, sulla Tunisia. Solo la garanzia di una sua stabilità istituzionale può permettere il blocco del fenomeno migratorio”.
Il Governo ha già disposto il potenziamento dei centri di accoglienza della Sicilia e della Calabria e “l’iniziativa riguarderà sicuramente Lampedusa – commenta Schifani – ma si dovrà proseguire a livello nazionale nella logica della veloce distribuzione dei migranti sbarcati sul nostro territorio”.
Nell’ultima riunione della Commissione Immigrazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è stato esaminato il decreto e l’Assessore della Regione Campania alla sicurezza, legalità e immigrazione, Mario Morcone, commenta che si tratta di “un tema complicato”, per le sensibilità politiche diverse delle Regioni “sui temi dell’immigrazione”, ma “la sorpresa positiva è stata che una prima valutazione tecnica, che gli uffici avevano formulato all’unanimità di tutte le Regioni”.
Intanto al Senato, sul Decreto immigrazione, la 1a Commissione Affari costituzionali nella serata del 5 marzo ha votato le proposte emendative sui primi tre articoli: norme che riguardano la programmazione dei flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri, le procedure di rilascio del nulla osta al lavoro e l’ingresso e il soggiorno al di fuori delle quote. Hanno ottenuto il via libera una decina di emendamenti e, con molta probabilità, la prossima settimana potrebbero arrivare quelli del Governo.
