Pesca, Casanova (Lega), Ue ignora i problemi urgenti dei pescatori italiani

Agenpress. “Il settore della pesca abbisogna di aiuti concreti ed immediati. Il comparto della mitilicoltura, solo per fare un esempio, è in crisi e rischia ingentissime perdite post-lockdown, i nostri produttori continuano a soffrire la concorrenza sleale degli altri Paesi extra-Ue, non sottoposti ai medesimi rigidi controlli e agli elevatissimi standard di qualità richiesti alle aziende italiane, manca un vero e rafforzato sistema di tracciabilità che difenda il nostro oro marino dalla guerra dei prezzi a cui il mondo globalizzato ci costringe e di fronte alla quale, sempre più spesso, soccombiamo.

Sono questi i temi di cui avrei voluto discutesse oggi, con forza e risoluzioni nell’immediatezza, la Commissione Pesca del Parlamento Europeo. Ok alla concertazione di strategie ecosostenibili per difendere il pianeta, ma il futuro non può essere l’unico tema di dibattito. Tanto più che non esiste futuro senza presente. I nostri pescatori necessitano di interventi di sostegno oggi. Le strategie sulle quali si vogliono impegnare gli Stati membri non possono ruotare esclusivamente attorno alla fauna marina, dimenticando completamente la categoria dei pescatori, rimasti fuori da qualsivoglia impegno all’interno dei documenti, fatto salvo per le misure di repressione della loro attività.

Queste, se possibile, vengono finanche incrementate. Come al solito questa Ue parla per massimi sistemi, dimenticando i problemi economici e sociali che ci attanagliano quotidianamente, acuendoli se possibile”.

Così l’europarlamentare della Lega Massimo Casanova commenta i lavori della Commissione Pesca odierni, in merito alla “Strategia sulla biodiversità per il 2030” e sul ‘Farm to fork – Dal produttore al consumatore’.

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