Nel 2022 record di dimissioni dal lavoro. Conte: “La prima emergenza per l’Italia รจ ristrutturare il mercato del lavoro”

AgenPress. Non mi sorprende questo numero record di dimissioni, soprattutto fra i giovani.
La logica attuale del mercato del lavoro, alimentata dalla grancassa di una politica miope, impone la retorica per cui un impiego debba essere accettato a prescindere. A qualsiasi condizione, anche con stipendi bassi. Poco importa che le proprie competenze siano calpestate, che i turni siano massacranti, che i contratti siano di un solo mese, che non resti spazio per la vita personale e familiare.
Ce lo ricordano ogni giorno esponenti del Governo: i giovani accettino tutto, indipendentemente dal loro titolo di studio, dal percorso fatto. โ€œTrovatevi un posto di lavoro anzichรฉ il metadone di Statoโ€ รจ la litania quotidiana. Salvo poi non riuscire a proporre neppure uno straccio di politica per creare nuove occasioni di lavoro. Anzi. Se ci sono misure, come il Superbonus, che hanno creato 900mila nuovi posti di lavoro, meglio cancellarle.
La prima emergenza per l’Italia รจ ristrutturare completamente il mercato del lavoro. Siamo indietro rispetto al resto dellโ€™Europa. Mentre negli altri Paesi aumentano i salari minimi, noi continuiamo a respingere anche la soglia minima che segna la dignitร  del lavoro. Mentre negli altri Paesi sperimentano la riduzione del tempo di lavoro anche al fine di aumentare la produttivitร , noi copriamo gli occhi su una realtร  fatta di turni di lavoro spesso piรน lunghi e massacranti di quanto segnato nelle buste paga. Mentre allโ€™estero รจ una continua competizione per creare ambienti di lavoro motivanti e prospettive occupazioni stabili, noi facciamo la guerra al โ€œdecreto dignitร โ€ e incentiviamo il precariato selvaggio.
Poi arrivano le statistiche e non comprendiamo perchรฉ i nostri giovani preferiscano affrontare lโ€™incognita di nuovi sacrifici anzichรฉ rassegnarsi ad accettare condizioni di lavoro umilianti e poco dignitose. Anche la pandemia ci ha spinto a misurarci piรน profondamente con il tema del tempo e della qualitร  del lavoro. Abbiamo riscoperto lโ€™importanza degli spazi di vita, del tempo trascorso con le persone che amiamo, delle competenze che abbiamo e delle esperienze che abbiamo accumulato.
Continueremo a lavorare con le nostre proposte a livello nazionale e sui territori per fermare con tutte le nostre forze il Paese dei voucher, della precarietร , del lavoro per sopravvivere, anzichรฉ per vivere. Bisogna rialzare il livello di dignitร  del lavoro, bisogna rialzare la testa.
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