Gerusalemme. Attacco contro un bus. 8 feriti. Hamas elogia il “coraggioso atto”. Lapid: “pagherà un alto prezzo”

AgenPress – Otto persone sono rimaste ferite dopo che un uomo armato ha aperto il fuoco su un autobus vicino al Muro del Pianto nella Città Vecchia di Gerusalemme.

I servizi di emergenza israeliani hanno detto che l’uomo armato ha preso di mira un autobus vicino alla tomba del re David e un parcheggio vicino al Muro Occidentale.

L’uomo  ha aperto il fuoco mentre i pellegrini tornavano dalle preghiere nel luogo santo. Due persone, tra cui una donna incinta, sono in condizioni critiche. La donna è stata colpita allo stomaco. 

 Ha subito un intervento chirurgico allo Shaare Zedek Medical Center durante il quale il bambino è stato consegnato in un taglio cesareo d’urgenza. Il bambino sarebbe in condizioni gravi ma stabile.

La radio militare israeliana ha riferito che la polizia ha arrestato l’uomo e viene adesso interrogato per verificare se sia effettivamente l’autore della sparatoria.

Il Muro Occidentale è uno dei luoghi più sacri del giudaismo. Migliaia di persone vi si recano per pregare ogni anno.

L’autista, Daniel Kanievsky, ha detto ai media locali che il suo autobus era pieno al momento della sparatoria.

“Abbiamo aperto la rampa per qualcuno su una sedia a rotelle, e poi sono iniziate le riprese. Tutti sono scesi a terra, urlando. Ho cercato di scappare, ma l’autobus non poteva guidare con la rampa aperta”.

Quattro dei feriti appartenevano alla stessa famiglia e facevano parte della setta chassidica Satmar e stavano visitando Israele da Williamsburg, New York. 

Un portavoce dell’ambasciata americana a Gerusalemme ha confermato che i cittadini statunitensi erano tra le vittime dell’attacco terroristico, ma non ha rilasciato ulteriori commenti in merito.

L’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele Tom Nides in un twitter ha condannato “fermamente l’attacco terroristico fuori dalla Città Vecchia di Gerusalemme. Sto pregando per una rapida guarigione per tutte le vittime innocenti”. 

In una dichiarazione, il primo ministro israeliano Yair Lapid ha promesso che chiunque sia coinvolto nell’attacco “pagherà un prezzo per qualsiasi danno ai nostri civili”.

Lapid ha aggiunto che “Gerusalemme è la nostra capitale e il centro del turismo per tutte le religioni. La polizia e l’IDF stanno lavorando per ripristinare la quiete e la sensazione di sicurezza nella città”.

Il portavoce di Hamas Fawzi Barhoum ha elogiato l’attacco come un coraggioso atto di resistenza, definendolo “una risposta naturale all’occupazione, ai coloni e ai loro crimini quotidiani contro i [palestinesi]”.

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